La situazione nelle carceri del Lazio si fa sempre più allarmante. Nell’ultima giornata, diversi episodi hanno evidenziato la grave criticità della situazione. A Regina Coeli, durante una perquisizione, sono stati rinvenuti armi rudimentali e grappa autoprodotta. Nel carcere di Frosinone, un detenuto italiano di 21 anni, già seguito per diversi Tso, si è tolto la vita inalando gas. Nello stesso giorno, nel penitenziario di Civitavecchia, si è verificata un’aggressione ai danni di 4 agenti penitenziari.
Suicidio di un detenuto a Frosinone
La notizia del suicidio del giovane detenuto è stata confermata dalla Fns Cisl Lazio, che ha sottolineato la necessità di una migliore gestione dei detenuti con problemi psichici, criticando l’assenza di interventi da parte della politica e delle ASL. Il sindacato ha evidenziato la mancanza di adeguate strutture ospedaliere per questi casi.
Violente aggressioni a Civitavecchia
A Civitavecchia, invece, quattro agenti sono stati aggrediti da un detenuto armato di un coltello artigianale. Il sindacato ha espresso preoccupazione per la frequenza di episodi violenti all’interno delle carceri del Lazio.
Sovraffollamento e carenza di personale
Attualmente, il sovraffollamento carcerario nel Lazio è in aumento, con 1.498 detenuti in più rispetto alla capienza regolamentare. La Fns Cisl ha evidenziato la carenza di personale di Polizia Penitenziaria nella regione, con 930 unità mancanti. Questa situazione critica mette a rischio la sicurezza sia dei detenuti che degli operatori.
Preoccupazioni per l’estate
Con l’inizio della stagione estiva, la Fns Cisl Lazio si dichiara estremamente preoccupata per il continuo aumento del sovraffollamento carcerario e le carenze di personale. La regione registra una situazione di estremo disagio, con una carenza di 930 unità di Polizia Penitenziaria, distribuite in vari istituti della regione.