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Gravi conseguenze ambientali dall’incendio nella zona della Magliana: dati preoccupanti dall’ARPA

Sono stati resi noti i primi dati registrati dall’ARPA (Agenzia Agenzia Regionale Protezione Ambientale del Lazio) in merito al maxi incendio di giovedì scorso nella zona della Magliana a Roma. Il report indica un’altissima concentrazione di diossine registrata nelle ore successive al maxi rogo.

Situazione dopo l’incendio alla Magliana

Sono stati pubblicati nella serata di ieri i primi dati ARPA in merito all’incendio scoppiato in Via Asciano, nella zona del viadotto della Magliana a Roma, giovedì scorso, 20 giugno 2024. A margine delle operazioni di spegnimento era stato posizionato nell’area un campionatore per verificare l’eventuale presenza in aria di sostanze inquinanti come idrocarburi policiclici aromatici, PCB e diossine. I dati emersi dalle prime rilevazioni mostrano un’allarme ambientale che richiede attenzione immediata.

Concentrazione elevata di diossine

Nella tabella dei risultati delle analisi condotte dall’ARPA, emerge che la concentrazione di diossine è di gran lunga superiore ai parametri di riferimento. Secondo le informazioni dell’OMS, una concentrazione superiore a 0,3 pg/m3 indica la presenza di una fonte di emissione localizzata. Nel caso dell’incendio alla Magliana, la concentrazione di diosina è risultata essere oltre 120 volte il limite indicato dall’OMS, rappresentando una grave minaccia per l’ambiente circostante.

Altri inquinanti rilevati

Per quanto riguarda gli Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA), non sono ancora disponibili i dati relativi all’incendio alla Magliana. Per i Policlorobifenili (PCB), la concentrazione misurata supera il valore 1.000, anche se al di sotto delle linee guida dell’OMS. L’incendio ha quindi generato una serie di inquinanti che richiedono un’attenta valutazione degli impatti ambientali.

Maxi roghi a Roma

Il maxi rogo di giovedì scorso, insieme a quello scoppiato ad Ardea, ha causato gravi problemi nella Capitale, con interi quadranti avvolti dal fumo e dall’inquinamento. L’area interessata è nota per la presenza di discariche e insediamenti abusivi, che hanno contribuito alla diffusione delle fiamme. Le autorità e i Vigili del Fuoco hanno lavorato intensamente per contenere l’emergenza e limitare i danni ambientali.