Una vicenda controversa ha portato alla condanna di un ex poliziotto per pornografia minorile. Otto anni fa, l’uomo aveva conosciuto una minorenne portandola in vari club hot della Capitale, instaurando con lei legami sessuali. Nonostante ciò, la ragazza ha sempre difeso l’uomo, mentre a denunciarlo è stato il padre della giovane, contrario alla loro relazione. Nel processo, il Giudice ha inflitto all’ex agente una pena di quattro anni.
Un amore proibito o una vicenda sordida?
La storia coinvolge Mario e Alessia, pseudonimi di due persone che si sono conosciute su un sito di incontri e hanno trascorso serate in locali hot a Roma, documentando i loro incontri con foto e video. Tuttavia, all’epoca dei fatti, lui era un agente di polizia di 31 anni e lei una quindicenne. Il padre della ragazza, venuto a conoscenza della situazione, ha denunciato l’uomo.
La dinamica della storia
Gli eventi risalgono a otto anni fa, quando l’imputato, attualmente 39enne, avrebbe adescato la minorenne spingendola a comportamenti pornografici. Nonostante la giovane abbia sempre difeso l’uomo, sostenendo di aver mentito sulla sua età e di essere stata consenziente, il Giudice ha emesso una condanna a quattro anni di reclusione.
La condanna e il futuro della coppia
Nonostante la giovane abbia ritirato la costituzione di parte civile e abbia ribadito di non voler condannare l’uomo, il processo ha portato alla condanna dell’ex poliziotto. Attualmente, la coppia desidera sposarsi, nonostante l’amore tra i due sia considerato proibito, soprattutto dalla famiglia di Alessia. La condanna inflitta è di quattro anni per pornografia minorile, inferiore alla richiesta del Pubblico Ministero che era di dieci anni.