La gestione dello scrutinio digitale per le Elezioni Europee a Roma ha generato imbarazzo e preoccupazione. Il sistema informatico incaricato di caricare e trasferire i dati a Bruxelles ha subito un blocco che ha interrotto il processo dopo l’analisi di 1000 seggi capitolini. Di fronte a questa situazione critica, il Comune ha dovuto attivare un piano di emergenza che prevedeva lo scrutinio manuale presso il Padiglione 9 della Fiera di Roma.
Problemi nello scrutinio delle Europee a Roma
Le problematiche emerse durante lo scrutinio hanno attirato l’attenzione grazie alle segnalazioni dell’europarlamentare Ignazio Marino, esponente di Alleanza Verdi e Sinistra, e del consigliere comunale Fabrizio Santori della Lega. La vicenda è stata portata all’attenzione del pubblico anche attraverso la trasmissione televisiva Maratona Mentana, dove il Direttore del TG La7, Enrico Mentana, ha fornito aggiornamenti in diretta sullo stato dei lavori presso il Padiglione della Fiera di Roma.
Lo scandalo ripreso alla Maratona Mentana
Enrico Mentana ha evidenziato come l’incidente nello scrutinio elettorale romano fosse un caso unico nell’Unione Europea. Mentre i risultati e le preferenze provenienti da tutta Europa erano già stati diffusi nelle varie città europee, Roma rimaneva in attesa: la Capitale d’Italia, una delle più importanti all’interno dell’UE, mancava all’appello. L’assessore Andrea Catarci e successivamente il sindaco Roberto Gualtieri sono stati costretti a intervenire. Il Comune ha dichiarato che si è trattato di un bug nel software utilizzato per l’inserimento dei dati elettorali in modalità digitale, un evento sfortunato nonostante i test effettuati in precedenza. Si è aperta un’indagine interna in seno al Comune di Roma per verificare la possibilità di un attacco informatico da parte di hacker ai sistemi comunali.