La sentenza è stata emessa dal Tribunale di Catania che ha condannato all’ergastolo la madre di Evan e il suo compagno per le violenze che hanno portato alla morte del bambino nel 2022. La verità sul tragico evento è finalmente venuta alla luce durante l’ultimo processo, evidenziando le responsabilità della madre e del convivente.
La tragica morte di Evan
Attraverso l’autopsia è stato possibile ricostruire gli abusi subiti dal piccolo Evan all’interno della casa familiare. La madre, influenzata dai problemi mentali e succube del compagno, non è intervenuta per proteggere il figlio dagli abusi. Il convivente, identificato come SB, è stato accusato di aver maltrattato sia la madre che il bambino, causando lesioni gravi che hanno portato alla morte del piccolo per broncopolmonite.
Le prove dell’autopsia
L’esame autoptico ha rivelato le atroci violenze inflitte a Evan, con fratture multiple al torace, allo sterno e lesioni gravi che hanno contribuito al suo decesso. Le lesioni riportate dal bambino testimoniano la costante brutalità del convivente, SB, il quale ha continuato gli abusi per mesi senza che la madre intervenisse per proteggere il figlio.
Le indagini e la condanna
Le indagini condotte dai magistrati hanno permesso di raccogliere prove concrete contro la madre e il compagno, dimostrando come entrambi cercassero di ostacolare la ricerca della verità sulla morte di Evan. La madre, LS, è stata accusata di aver coperto le violenze domestiche e di aver nascosto le malefatte del compagno, contribuendo così alla tragica fine del bambino.