Controlli straordinari dei Carabinieri a San Pietro: tre arresti e tre denunce
Controlli straordinari nella zona di San Pietro, realizzati dai Carabinieri con il supporto dei militari del Reggimento Lazio e del N.A.S. di Roma, hanno l’obiettivo di prevenire e reprimere la criminalità diffusa. Queste operazioni hanno portato a tre arresti e tre denunce.
Pusher tenta la fuga in auto
Un 28enne di nazionalità albanese è stato arrestato dopo aver tentato di fuggire in auto. Durante un’operazione di controllo in via delle Fornaci, è stato sorpreso mentre cedeva stupefacenti a un acquirente. Nonostante i tentativi dei Carabinieri di fermarlo, ha cercato di scappare a bordo della sua utilitaria, finendo per scontrarsi con la portiera dell’autovettura dei militari. Alla fine è stato bloccato e arrestato.
Tentano di rubare il contenuto della borsa di una turista
Alla fermata “Ottaviano” della linea A della metropolitana, due donne di origini romene, rispettivamente di 28 e 33 anni, sono state arrestate insieme a una 23enne romena, denunciata alla procura della repubblica. Le tre donne sono state sorprese mentre tentavano di rubare il contenuto della borsa di una turista a bordo del treno, agendo in concorso.
Denunciato un 30enne italiano trovato con un motoveicolo rubato
In un’altra operazione nella Circonvallazione Cornelia, un 30enne italiano è stato denunciato per essere stato trovato a bordo di un motoveicolo rubato. I Carabinieri hanno agito prontamente per reprimere anche questo caso di illecito.
Multe a commercianti
Altri interventi hanno portato a sanzioni amministrative: un uomo del Bangladesh di 45 anni è stato multato per aver esercitato l’attività di venditore ambulante su suolo pubblico. Inoltre, due titolari di minimarket sono stati sanzionati, uno per non aver rispettato le procedure di autocontrollo e per carenze igienico-sanitarie, e l’altro per mancanza di tracciabilità degli alimenti.
Nel corso dei controlli, i Carabinieri hanno identificato complessivamente 90 persone e eseguito verifiche su 35 veicoli, confermando così l’impegno delle forze dell’ordine nella lotta alla criminalità diffusa.