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Violenza domestica: la terribile storia di abusi sulla compagna incinta

La violenza domestica è un fenomeno purtroppo ancora troppo diffuso, e la storia di abusi perpetuata da un uomo sulla propria compagna incinta a Nardò, nel foggiano, ne è un terribile esempio. La donna è stata vittima di botte, minacce di morte, ustioni e abusi sessuali da parte del suo compagno, un 28enne che si è reso responsabile di un comportamento inumano e crudele.

Un incubo di violenze e abusi

La donna ha vissuto un vero e proprio incubo di violenze a partire dal 2019, quando le violenze hanno iniziato a manifestarsi in modo sempre più violento e brutale. Il compagno, ora ai domiciliari e condannato a sei anni di reclusione per maltrattamenti in famiglia e lesioni aggravate, non ha avuto pietà nemmeno di fronte alla gravidanza della compagna. Le aggressioni sono proseguite anche quando la donna ha dato alla luce il bambino, con episodi di estrema violenza che hanno scosso l’opinione pubblica.

Abusi e minacce inaccettabili

Le testimonianze raccolte parlano di episodi agghiaccianti, come quello in cui il compagno avrebbe cercato di far abortire la donna con violenza, o quando l’ha minacciata con forbici per costringerla a subire un intervento. Anche dopo la nascita del bambino, la violenza non è cessata, con il compagno che ha continuato a maltrattare la compagna, arrivando persino a urinare addosso al neonato mentre la teneva in braccio.

Una condanna meritata

La giustizia ha fatto il suo corso e il 28enne è stato condannato a sei anni di reclusione per i gravissimi episodi di violenza perpetrati nei confronti della compagna. La sentenza ha incluso anche il risarcimento del danno alla vittima, cercando in qualche modo di riparare ai traumi subiti.