Il raggiungimento della pensione rappresenta un traguardo ambito per molti lavoratori, un momento di meritato riposo e di realizzazione personale. Sebbene l’età standard per accedere alla pensione sia di 67 anni, esistono diverse situazioni e regolamentazioni che consentono di anticipare questo momento tanto atteso.
Condizioni per il Pre-Pensionamento
Secondo i dati Istat del 2022, in realtà l’età media di accesso alla pensione si attesta intorno ai 64 anni e 4 mesi, grazie a specifiche deroghe alla legge Fornero che permettono il pre-pensionamento. Questa possibilità si estende anche al 2024, con particolari vantaggi per i lavoratori nati tra il 1959 e il 1964, a condizione di avere una regolare contribuzione previdenziale.
Contributi e Requisiti
Per andare in pensione anticipatamente, è fondamentale aver accumulato un certo numero di anni di contributi previdenziali e aver svolto mansioni gravose. Gli uomini devono aver maturato almeno 42 anni e 10 mesi di contributi, mentre per le donne il requisito è di 41 anni e 10 mesi. Questo significa che coloro che hanno iniziato a lavorare precocemente, magari già alla maggiore età, possono accedere alla pensione prima dei 67 anni, in base al principio “prima si inizia, prima si può andare in pensione“.
Opportunità di Pre-Pensionamento
Esistono diverse opzioni che consentono di anticipare l’uscita dal mondo del lavoro. Ad esempio, con la “Quota 41” è possibile andare in pensione con 41 anni di contributi se si è lavorato prima dei 19 anni e si appartiene a specifiche categorie come disoccupati, invalidi al 74% e caregiver. Con la “Quota 103″ si può accedere alla pensione con 62 anni di età e 41 anni di contributi versati. L'”Ape Sociale” permette ai nati dopo il 1961 di andare in pensione a 63 anni e 5 mesi con 30 anni di contributi, se appartenenti a determinate categorie svantaggiate. L’opzione Donna, invece, consente alle donne di 61 anni con 35 anni di contributi di accedere alla pensione in determinate condizioni lavorative particolari.