La violenza sessuale sul lavoro è un tema delicato e purtroppo attuale, come dimostra il caso della 40enne straniera che ha subito abusi sessuali da parte del suo datore di lavoro per due lunghi anni, vivendo nel terrore e nel silenzio.
La situazione di violenza e paura
Questa donna straniera, impiegata come colf presso un avvocato romano di 72 anni, ha vissuto un vero e proprio incubo. Le attenzioni morbose del suo superiore, che la minacciava di revocarle il permesso di soggiorno in caso di denuncia, l’hanno costretta a subire molestie e abusi sessuali, inclusi palpeggiamenti e rapporti orali imposti.
La resistenza e la denuncia
Pur vivendo in uno stato di terrore costante, la donna ha resistito per due anni alla situazione, temendo di perdere tutto ciò per cui aveva lottato per raggiungere l’Italia. Tuttavia, il coraggio l’ha spinta infine a denunciare il suo aguzzino, portando alla luce gli abusi subiti.
La condanna dell’avvocato
Le indagini e il processo hanno portato alla condanna dell’avvocato a 6 anni di reclusione per violenza sessuale. Nonostante abbia continuato a professarsi innocente, il giudice ha emesso la sentenza, riconoscendo la gravità dei fatti e la sofferenza inflitta alla vittima.