Le rapine e i furti che continuano a verificarsi alla stazione Termini mantengono alta l’attenzione delle forze dell’ordine, in particolare della Polizia di Stato. Recentemente, un’operazione di contrasto ai reati contro il patrimonio ha portato a 3 arresti e un fermo di polizia giudiziaria, mettendo in evidenza l’impegno delle autorità nel garantire la sicurezza di romani e turisti.
Arresto per rapina aggravata
Presso il commissariato Esquilino, la Polizia di Stato ha arrestato un 43enne di origini eritree, sospettato di rapina aggravata. Gli agenti sono intervenuti in via Marsala dopo una presunta lite, scoprendo che il 43enne aveva sottratto del denaro dalla tasca della vittima. Quest’ultima, accortasi del furto, ha reagito, ma il malvivente ha minacciato di ferirla con delle forbicine per fuggire. La Procura di Roma ha richiesto e ottenuto la convalida dell’arresto da parte del Giudice per le Indagini Preliminari.
Tentativo di furto di una videocamera
Nel Largo Gaetana Agnesi, sempre nel contesto del commissariato Esquilino, è stato arrestato un 28enne algerino per tentato furto. Gli agenti in borghese hanno sorpreso il giovane mentre cercava di rubare una videocamera a un giornalista cileno con la complicità di un altro individuo. Il provvedimento di arresto è stato convalidato dal GIP del Tribunale di Roma su richiesta del PM.
Arresto per furto di abbigliamento
Nel contesto del commissariato Viminale, un algerino di 57 anni è stato arrestato per furto aggravato. L’uomo era entrato in un negozio di abbigliamento nella zona commerciale della stazione Termini e aveva rubato alcuni capi d’abbigliamento. Gli agenti lo hanno fermato fuori dal negozio, recuperando la refurtiva, e la Procura ha ottenuto la convalida dell’arresto da parte del GIP.
Rapina con violenza per un cellulare
In via Giovanni Amendola, sempre nel contesto del commissariato Viminale, è stato effettuato il fermo di un 36enne di origini marocchine per rapina con violenza. Dalle indagini è emerso che l’uomo avrebbe rapinato un italiano di 50 anni del suo cellulare in via Giolitti, causandogli ferite che richiedono almeno 30 giorni di cure. L’individuo è stato portato in carcere e la Procura ha chiesto e ottenuto la convalida della misura precautelare adottata dalla Polizia di Stato.
Vale la pena ricordare che tutti gli indagati devono essere considerati innocenti fino a prova contraria, in quanto si trovano attualmente nella fase delle indagini preliminari, in attesa di un giudizio definitivo.