Home » Arrestato l’assassino di Emidio Salomone: il presunto killer dell’ultimo capo della Banda della Magliana è stato catturato

Arrestato l’assassino di Emidio Salomone: il presunto killer dell’ultimo capo della Banda della Magliana è stato catturato

La Polizia di Stato ha catturato l’assassino di Emidio Salomone, il presunto capo della Banda della Magliana, responsabile della sua morte avvenuta davanti a una sala giochi ad Acilia. L’uomo, di 65 anni, è stato arrestato e si trovava già in carcere per scontare una pena detentiva per l’omicidio del famoso criminale romano.

Il contesto dell’omicidio di Emidio Salomone

L’uccisione di Emidio Salomone ha rappresentato uno degli ultimi capitoli della storia della Banda della Magliana e del suo legame con il territorio del X Municipio. Il boss è stato ucciso il 4 giugno 2009 in un presunto regolamento di conti legato alla spartizione delle piazze di spaccio a Ostia. Secondo le indagini della Procura, Salomone è stato vittima di un agguato da parte di due sicari in motocicletta che gli hanno sparato al volto, causandone la morte istantanea.

Dettagli sull’arresto e la condanna del presunto assassino

L’arrestato, identificato con le iniziali ML, è stato accusato di essere uno dei sicari responsabili della morte di Emidio Salomone. Il secondo complice non è stato ancora individuato. ML è stato condannato a scontare gli ultimi 28 anni e 7 mesi di pena detentiva per l’omicidio del boss della Banda della Magliana. L’arresto dell’assassino è stato il risultato di una lunga e complessa indagine condotta dalle forze dell’ordine e dalla Procura.

Le conseguenze dell’omicidio di Emidio Salomone sul territorio

L’omicidio di Emidio Salomone ha generato grande clamore a Ostia e ha destabilizzato gli equilibri criminali nella zona lidense. Dopo essere stato arrestato in Danimarca e successivamente rilasciato in Italia, il boss aveva ripreso le sue attività criminali a Roma, concentrando le sue azioni soprattutto nelle zone di Ostia e Acilia. Salomone era coinvolto in attività illecite come estorsioni, usura e traffico di droga, e la disputa per il controllo delle piazze di spaccio è stata identificata come il movente dell’omicidio.