La Polizia di Stato ha arrestato tre rapinatori che colpivano donne di origine ucraina a Roma, incastrati grazie all’analisi dei tabulati telefonici. I tre uomini, di 36, 39 e 41 anni, sono stati individuati dopo aver commesso diversi furti con modalità simili, agendo principalmente nei quartieri Esquilino, Borgo e Prati.
Metodo criminale e modalità d’azione
I rapinatori agivano principalmente ai danni di donne ucraine, utilizzando l’inganno e la violenza per derubarle all’interno delle loro abitazioni. Uno dei tre malviventi si è messo aprire la porta dalle vittime, le minacciava e le immobilizzava mentre i complici saccheggiavano l’appartamento in cerca di denaro, gioielli e altri beni di valore.
Indagini e arresto
Dopo un’attenta attività investigativa condotta dalla Squadra Mobile di Roma e dal Commissariato Esquilino, coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma, è stata emessa un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dei tre rapinatori. Gli arrestati sono stati individuati grazie all’analisi dei tabulati telefonici e alla testimonianza delle vittime, che hanno contribuito a ricostruire i fatti e a identificare i colpevoli.
Modus operandi e strategie investigative
Uno degli episodi di rapina è stato particolarmente insidioso, poiché uno dei malviventi si è messo in contatto con la vittima tramite un sito d’incontri, presentandosi con una falsa identità. Dopo aver ottenuto la fiducia della donna, si è recato nel suo appartamento fingendosi un “dottor Giovanni” e ha compiuto il furto con violenza prima di fuggire. Le indagini hanno permesso di risalire ai criminali attraverso l’analisi dei tabulati telefonici, il prelievo di reperti e le testimonianze delle vittime.