Ostia, località balneare di grande fascino nel litorale romano, si prepara ad affrontare la stagione estiva del 2023 con una serie di cambiamenti significativi che stanno coinvolgendo le spiagge libere e i chioschi presenti lungo la costa. Tra assegnazioni, chiusure e nuove gestioni, l’atmosfera è carica di incertezze e aspettative per gli abitanti e i turisti che si apprestano a trascorrere le giornate al mare.
Le assegnazioni dei chioschi a Capocotta
Una delle principali novità riguarda le assegnazioni dei chioschi sulla spiaggia di Capocotta. Il Comune di Roma ha recentemente bandito una gara per tre chioschi di riferimento in questa zona, portando a un cambio di gestione e di proprietà che ha destato interesse e curiosità tra gli operatori del settore. I vincitori del bando, annunciati dal sindaco Gualtieri, si apprestano a prendere in gestione questi punti di ristoro e aggregazione, che rappresentano un vero e proprio punto di riferimento per i frequentatori abituali della spiaggia.
Chiusure, cambi di gestione e incertezze
Parallelamente alle assegnazioni a Capocotta, si registrano chiusure, cambi di gestione e incertezze per altri chioschi lungo il litorale di Ostia. Alcuni locali storici, come Mediterranea e Porto di Enea, confermano gli stessi gestori degli ultimi 20 anni, garantendo una certa continuità nel servizio offerto ai clienti. Tuttavia, per altri chioschi come Zagaja, si prospettano cambiamenti significativi, con nuovi titolari pronti a prendere il testimone e a proporre eventuali innovazioni nell’offerta.
La situazione si fa più complessa quando si parla dei chioschi nella zona dei Cancelli a Ostia
Cinque di essi sono ancora in sospeso, con indiscrezioni che suggeriscono una riapertura entro fine maggio. Tuttavia, non mancano le criticità legate a eventi come l’incendio che ha colpito il Mecs Village all’inizio di marzo o l’erosione costiera che minaccia la stabilità di alcuni locali lungo la costa.
Un caso particolare è rappresentato dall’Oasi Naturista, celebre per la sua spiaggia nudista, che non è stato riconosciuto nel bando del Comune di Roma e risulta attualmente abusivo. La sua chiusura è certa, lasciando spazio a nuove riflessioni sul futuro utilizzo di quel tratto di costa e sulla necessità di garantire servizi essenziali come bagni, pulizia e noleggio lettini per i frequentatori della zona.