Il caso di Ilaria Salis, l’attivista italiana detenuta in Ungheria da oltre un anno, ha registrato importanti sviluppi nelle ultime ore, aprendo nuove prospettive per il futuro della 39enne.
Il trasferimento agli arresti domiciliari
Nella mattinata di giovedì 23 maggio 2024, Ilaria Salis è stata rilasciata dalla prigione di massima sicurezza a Budapest, dove era stata trattenuta per un lungo periodo. Le agenzie di stampa hanno confermato che per la donna è stata disposta la misura degli arresti domiciliari, segnando un passo significativo verso una nuova fase del suo caso.
Le reazioni alla decisione
L’annuncio del trasferimento di Ilaria Salis agli arresti domiciliari ha suscitato emozioni contrastanti tra i suoi sostenitori e la famiglia. Il padre dell’attivista ha espresso il suo sollievo e la speranza di poter riabbracciare presto la figlia in Italia, auspicando che questo passo segni un progresso verso la definitiva risoluzione della vicenda.
Prospettive future
La decisione di concedere gli arresti domiciliari a Ilaria Salis apre nuove prospettive sulle prossime tappe del suo caso giudiziario. Si profila ora l’auspicio di un ritorno in patria per l’attivista, dopo un lungo periodo di detenzione in Ungheria che ha destato preoccupazione e mobilitazione a livello internazionale.