Il mondo dei taxisti a Roma è in fermento a causa della deregolamentazione del settore e della crescente concorrenza delle multinazionali. La protesta, che ha avuto luogo il 21 maggio, ha visto le auto bianche incrociare le braccia in segno di protesta per chiedere maggiore tutela e regolamentazione.
I motivi della protesta
I taxisti romani si sono riuniti in piazza San Silvestro per manifestare contro l’uso illegittimo delle autorizzazioni da noleggio e per rivendicare regole più stringenti per esercitare la professione. La protesta, iniziata alle 8 del mattino e proseguita fino alle 22, ha visto la partecipazione di diverse associazioni di categoria, tra cui Fast-Confsal taxi, Satam, Tam, Usb-taxi, Unica-Filt Cgil, Claai, Uritaxi, Uti, Unimpresa, Orsa-taxi, Ugl-taxi, Federtaxi-Cisal, Sitan Atn e Unione Artigiani.
Lo sciopero nazionale dei taxi
Lo sciopero nazionale dei taxi è durato per quasi l’intera giornata del 21 maggio, con i tassisti che hanno interrotto il servizio per manifestare la propria disapprovazione nei confronti della situazione attuale del settore. La categoria ha espresso la volontà di prolungare lo sciopero anche in vista delle prossime elezioni, arrivando a prevedere un’interruzione delle attività per 48 ore.
Le richieste dei taxisti
I taxisti chiedono al Governo di adottare misure che possano contrastare l’ingerenza delle multinazionali nel settore dei trasporti e garantire maggiore equità e trasparenza. In particolare, si sottolinea la necessità di proteggere l’autonomia e l’indipendenza dei lavoratori del comparto taxi, evitando che algoritmi e dinamiche di mercato dettate da attori esterni possano influenzare in modo negativo le condizioni di lavoro.
Secondo Alessandro Genovese, responsabile nazionale di Ugl taxi, è fondamentale agire per evitare situazioni di emergenza in cui i prezzi dei servizi taxi possano aumentare in modo spropositato, come già accaduto in passato. Inoltre, Nicola Di Giacobbe, coordinatore nazionale del Comitato direttivo nazionale Unica Taxi Filt Cgil, evidenzia le differenze tra i tassisti tradizionali e le multinazionali, sottolineando la necessità di regole più stringenti per garantire un mercato equo e trasparente.
La lotta per la regolamentazione
La lotta per una maggiore regolamentazione nel settore dei trasporti è ancora aperta, con i taxisti che cercano di sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulle sfide che devono affrontare quotidianamente. La proposta di emettere nuove licenze e regolamentare il mercato delle autorizzazioni è una delle soluzioni avanzate per contrastare la crescente pressione delle multinazionali.