Recentemente è stato sgominato un giro di baby squillo a Bari, che ha portato alla luce il lato oscuro della prostituzione minorile nella città pugliese. Le giovani coinvolte, alcune appena diciottenni, venivano attirate con la promessa di guadagni facili che potevano arrivare anche a 1000 euro a notte. L’operazione condotta dagli investigatori e dalla Procura della Repubblica ha portato alla luce un’organizzazione criminale che coinvolgeva anche ricchi cittadini del barese e della Puglia.
Il giro delle baby squillo a Bari
Le “Squad Girls“, un gruppo di sedicenni che si prostituivano nella zona del barese con uomini facoltosi, sono state al centro delle indagini. Dietro di loro, un sistema criminale composto da dieci persone, tra cui quattro donne considerate le menti dietro questa rete di prostituzione minorile a Bari.
Le testimonianze e le indagini
Una testimonianza diretta ha portato nuovi elementi all’indagine, rivelando dettagli sulle attività delle baby squillo e sui guadagni che riuscivano ad ottenere. Ogni ragazza coinvolta era costretta a prostituirsi una volta entrata nel giro illecito, arrivando a guadagnare cifre molto superiori a quelle che avrebbero potuto ottenere con le paghette dei genitori.
Il reclutamento delle giovani
Le ragazze venivano avvicinate da adulti, spesso attraverso i social network, con la promessa di un futuro migliore e la possibilità di conoscere personalità importanti della città. Questo metodo di adescamento coinvolgeva giovani con problemi economici in famiglia, che venivano poi sfruttate per fini illeciti.
Le truffe e le modalità di adescamento
Le baby squillo e chi gestiva il giro mettevano in atto anche truffe ai danni dei clienti, organizzando incontri con gruppi di uomini facoltosi e facendo pagare cifre esorbitanti per prestazioni sessuali. Le ragazze venivano reclutate attraverso annunci online e sfruttavano strutture come B&B senza controlli, facilitando così l’attività illecita.