La tragica scoperta del corpo carbonizzato del professore Pietro Caprio, avvenuta nei primi giorni di novembre a Cellole, ha scosso profondamente la comunità locale e non solo. Il docente, molto stimato sia a Cellole, dove risiedeva, che a Minturno, dove insegnava, è stato vittima di un omicidio che ha lasciato tutti attoniti.
Le indagini e il principale sospettato
Le indagini condotte dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere hanno portato alla luce nuovi dettagli sul caso. Un anziano ottantacinquenne è emerso come il principale sospettato di essere l’autore di questo terribile crimine. Secondo gli investigatori, il movente dell’omicidio sarebbe legato a una presunta somma di denaro che l’anziano doveva al professore.
I dettagli cruciali delle indagini
Pur non essendo stato confermato un piano premeditato, i video di sorveglianza del Comune hanno giocato un ruolo fondamentale nell’incriminare l’ottantacinquenne. Le riprese mostrano l’uomo a bordo della sua vettura poco prima dell’accaduto, nella zona di Baia Domizia, dove è stato ritrovato il corpo carbonizzato del professore Caprio.
La situazione attuale e le prossime fasi del processo
Nonostante l’anziano non abbia ammesso la propria colpevolezza, le prove raccolte sembrano essere decisamente a suo sfavore. L’uomo rischia ora di essere processato per omicidio e distruzione di cadavere. La magistratura sammaritana dovrà valutare attentamente le prove e fissare un’udienza per decidere il destino del principale indagato.