Chico Forti, imprenditore triestino condannato all’ergastolo per omicidio, è finalmente rientrato in Italia dopo 24 lunghi anni di reclusione negli Stati Uniti. Il suo arrivo è avvenuto ieri, sabato 18 maggio, quando ha toccato terra a Pratica di Mare proveniente da Miami, per poi essere trasferito nel carcere di Rebibbia a Roma in attesa di essere spostato nella casa circondariale di Verona.
Un ritorno accolto dal Presidente Meloni
Chico Forti è stato accolto al suo ritorno in Italia dal Presidente Meloni, che ha manifestato interesse e vicinanza al caso dell’imprenditore triestino. Dopo essere atterrato, Forti ha rilasciato diverse interviste, tra cui quella al Tg1, in cui ha parlato del sostegno ricevuto dal pensiero della madre, oggi novantaseienne, durante il periodo di detenzione.
Il desiderio di riabbracciare la madre dopo dieci anni
Una delle dichiarazioni più toccanti di Chico Forti è stata la volontà di poter incontrare la sua anziana madre, che non vede da oltre dieci anni. Il suo difensore ha annunciato l’intenzione di chiedere un permesso speciale per consentire all’imprenditore di riabbracciare la donna che gli è stata vicina con il suo pensiero durante gli anni di prigionia.
La storia dietro la condanna di Chico Forti
La condanna di Chico Forti risale al lontano 2000, quando è stato riconosciuto colpevole dell’omicidio di Dale Pike, figlio di un albergatore australiano. Pike è stato ucciso con due colpi di pistola e il suo corpo è stato ritrovato sulla spiaggia di Miami nel 1998. Il movente del delitto sembra essere legato al rifiuto di Pike di vendere un albergo a Ibiza a Forti. Dopo l’assassinio, l’imprenditore triestino ha fornito versioni contrastanti ai investigatori, il che ha portato alla sua condanna all’ergastolo.
Un nuovo inizio per Chico Forti
Chico Forti, nonostante gli anni di reclusione e le vicissitudini vissute, si dice determinato a guardare avanti e a iniziare una nuova fase della sua vita. Il suo ritorno in Italia segna una svolta importante, e l’imprenditore si mostra grato per il supporto ricevuto da esponenti politici come il Presidente Meloni e il Governo italiano. La sua vicenda, caratterizzata da un lungo periodo di detenzione all’estero, rappresenta un caso di risonanza internazionale che continuerà a destare interesse e dibattito.