Un processo legale in corso presso il Tribunale di Frosinone ha portato alla luce un caso di stalking e aggressione che coinvolge una donna, il suo nuovo compagno e l’ex marito. Gli atti persecutori non si sono limitati alle parole, ma hanno incluso anche aggressioni fisiche, creando una situazione processuale di tensione e pericolo.
Stalking e violenza fisica: la situazione processuale
Nel corso del processo, emerso da una separazione turbolenta, si è verificato un episodio scioccante di aggressione fisica. La donna indagata avrebbe preso a calci l’avvocatessa dell’ex marito proprio davanti all’aula di giustizia, dove si doveva celebrare il processo. Testimoni oculari hanno confermato l’accaduto, nonostante le smentite dell’indagata.
La testimonianza e le decisioni del giudice
L’avvocatessa aggredita ha denunciato direttamente al giudice l’episodio di violenza subito. Il magistrato del Tribunale di Frosinone si trova quindi a dover valutare non solo il caso di stalking, ma anche l’aggressione fisica avvenuta fuori dall’aula di giustizia. La situazione si è complicata ulteriormente con l’accusa di un tentativo di sgambetto da parte dell’indagata.
Un caso complesso e controverso
Quello che inizialmente sembrava essere un normale procedimento di separazione si è trasformato in un caso giudiziario complesso, caratterizzato da minacce, violenze e aggressioni. L’ex moglie ha accusato l’ex marito di non averla apprezzata, portando la situazione a un livello di tensione estrema. La presenza del nuovo compagno ha ulteriormente complicato la situazione, portando a episodi di violenza inaspettati e inaccettabili.