L’omicidio di Meredith Kercher, conosciuto anche come delitto di Perugia, avvenuto il 1° novembre 2007, ha scosso l’opinione pubblica italiana e internazionale. Meredith, una studentessa inglese in Italia per il progetto Erasmus, fu trovata senza vita nella casa che condivideva con altre tre studentesse. Il principale imputato, Rudy Guede, è stato condannato definitivamente per l’omicidio, mentre Amanda Knox e Raffaele Sollecito, inizialmente coinvolti e condannati, sono stati successivamente assolti.
Le circostanze tragiche dell’omicidio di Meredith Kercher
Meredith Kercher, nata nel 1985 a Southwark, Londra, era una giovane studentessa che ha trovato la morte in circostanze tragiche. Il suo corpo fu ritrovato con 47 coltellate, di cui una fatale alla gola, nella casa di via della Pergola a Perugia. L’indagine si è subito concentrata su Amanda Knox e Raffaele Sollecito, coinquilini di Meredith, che hanno suscitato molte polemiche e dubbi durante il processo.
Le indagini e processi
Le indagini e processi sull’omicidio di Meredith Kercher hanno sollevato molte controversie, soprattutto riguardo alle modalità degli interrogatori di Amanda Knox e Raffaele Sollecito. Le accuse iniziali mosse da Knox nei confronti di Patrick Lumumba, poi rivelatesi infondate, hanno contribuito a creare un clima di sospetto e confusione. Il coinvolgimento di Rudy Guede, che si è dichiarato estraneo all’omicidio nonostante il suo DNA sia stato trovato sulla scena del crimine, ha aggiunto ulteriori complessità al caso.
La verità emersa dai processi
Durante i vari processi, le versioni dei fatti sono state contrastanti e spesso contraddittorie. Le perizie scientifiche e le testimonianze sono state al centro del dibattito, portando a diverse conclusioni da parte dei giudici. La vicenda ha destato un enorme interesse mediatico e ha sollevato interrogativi sulla correttezza delle indagini e sulle responsabilità dei vari attori coinvolti.