La storia di Doretta Graneris e Guido Badini è una delle pagine più buie della cronaca italiana, un triste episodio di parricidio che ha lasciato l’opinione pubblica sgomenta. I due giovani fidanzati, rispettivamente di 18 e 21 anni, commisero un crimine efferato che sconvolse l’intera nazione.
La giovane Doretta Graneris: una vita segnata dalla tragedia
Doretta Graneris, nata a Vercelli il 16 febbraio 1957, era una ragazza brillante ma tormentata. Figlia maggiore di una famiglia apparentemente unita, Doretta lottava con problemi di autostima legati al suo aspetto fisico. Il suo incontro con Guido Badini, un giovane instabile e appassionato di armi, segnò l’inizio di una relazione che avrebbe portato a conseguenze drammatiche.
Il tragico epilogo: la strage e le conseguenze
La sera del 13 novembre 1975, Doretta e Guido compirono l’impensabile: armati di pistola, entrarono nella casa dei genitori della ragazza e sterminarono brutalmente tutti i membri della famiglia, compreso il cane domestico. L’efferatezza del crimine destò sconcerto e orrore in tutta Italia.
Le indagini e il processo: verità e colpe
Le indagini condotte dalle forze dell’ordine portarono alla luce una serie di rivelazioni scioccanti. Dopo un lungo interrogatorio, emersero le responsabilità di entrambi i giovani: Doretta confessò di aver premuto il grilletto, scaricando la colpa su Guido, il quale a sua volta tentò di incolpare la fidanzata.
Il processo che ne seguì vide la coppia di fidanzati condannata all’ergastolo, mentre complici e complici minori ricevettero pene più lievi. La vicenda si concluse con la concessione della libertà condizionale a Doretta nel 1992, dopo che la ragazza si era laureata in architettura durante la detenzione.