Il Lazio tra le regioni a rischio incendi boschivi: situazione attuale e interventi di prevenzione
Il Lazio si trova attualmente tra le zone a rischio “molto alto” di incendi boschivi, con almeno 14 ambiti sul territorio che richiedono particolare attenzione e monitoraggio costante. L’aumento delle temperature nella regione ha contribuito ad accrescere il pericolo di incendi, portando l’Effis, il Sistema europeo di informazione sugli incendi boschivi, a evidenziare la criticità del Centro-Sud Italia, con il Lazio in prima linea.
La situazione del Lazio secondo Copernicus
Secondo i dati forniti da Copernicus, il Lazio si trova tra le regioni più a rischio d’incendio, insieme a Sicilia, Sardegna, Puglia, Abruzzo, Molise e Basilicata. Le aree più vulnerabili sono individuate soprattutto nel centro della Sardegna e nel Nord della Puglia, con l’aggiunta di alcune zone dell’Abruzzo, del Molise, della Basilicata e, da ultima, anche del Lazio. Questa situazione non è nuova per la regione, che già lo scorso anno aveva preso provvedimenti.
Interventi di prevenzione e monitoraggio
Nel maggio del 2023, la Commissione per la Tutela del territorio, la protezione civile e la gestione delle emergenze ha approvato il Piano anticendi 2023-2025 per il Lazio, identificando 14 aree critiche sul territorio regionale che necessitano di interventi mirati di prevenzione e controllo degli incendi boschivi. Tra le azioni previste, vi è la realizzazione di diradamenti nei popolamenti forestali, la creazione di punti di approvvigionamento idrico per i mezzi antincendio e interventi di prevenzione mirati.
Stanziamenti e interventi della Regione
A seguito dell’urgente necessità di contrastare il rischio di incendi boschivi, a fine dicembre 2023 la Giunta regionale del Lazio, guidata da Francesco Rocca, ha destinato 4,8 milioni di euro per interventi di prevenzione e gestione del rischio idrogeologico e degli incendi boschivi. Parte di questa somma è stata destinata ai comuni montani attraverso il Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane (FOSMIT), che ha finanziato azioni di prevenzione per un valore di 800mila euro. I contributi sono stati assegnati ai comuni montani e parzialmente montani tramite un avviso pubblico gestito da Lazio Innova.