Home » Consulente finanziaria radiata continua a esercitare: arrestata per truffa e riciclaggio

Consulente finanziaria radiata continua a esercitare: arrestata per truffa e riciclaggio

Una consulente finanziaria arrestata per truffa, nonostante fosse stata radiata dall’albo, è stata arrestata per truffa, abusivismo finanziario e autoriciclaggio. L’operazione è stata condotta dalla Guardia di Finanza di Roma su disposizione della Procura della Repubblica della stessa città.

Indagini e provvedimenti

Le indagini, avviate a seguito di segnalazioni di clienti truffati, sono state condotte dal Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e dalla Sezione di Polizia Giudiziaria presso la Procura della Repubblica. Esse hanno portato all’individuazione e alla denuncia di una donna romana di 50 anni.

La consulente, radiata dall’albo dei consulenti finanziari nel 2019, avrebbe continuato ad esercitare abusivamente l’attività, riuscendo a raccogliere oltre un milione di euro da vari clienti. Utilizzando il proprio status di promotore finanziario, avrebbe ottenuto la fiducia e le credenziali bancarie dei risparmiatori, reinvestendo i proventi in prodotti finanziari a proprio nome.

Arresto e ulteriori sviluppi

La consulente era stata inizialmente posta agli arresti domiciliari a dicembre 2023, ma successivamente è stata emessa un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a causa della sua persistente attività illecita. Nonostante le restrizioni, la donna avrebbe continuato ad esercitare abusivamente l’attività finanziaria nei confronti di decine di risparmiatori ignari.

Per aggirare le restrizioni, avrebbe utilizzato un numero telefonico e un conto corrente intestati al suo legale di fiducia, anch’egli coinvolto nelle indagini. Inoltre, si è scoperto che la donna sarebbe evasa dai domiciliari in alcune occasioni, approfittando di autorizzazioni ottenute per presunte visite mediche mai effettuate.

Impegno della Guardia di Finanza

Le indagini, ancora in corso, testimoniano l’impegno della Guardia di Finanza nel contrastare fenomeni di abusivismo bancario e finanziario, inclusi quelli che si verificano online. L’obiettivo è tutelare il trasparente investimento dei risparmi dei cittadini e prevenire casi di truffa e riciclaggio.

Si sottolinea che il procedimento è ancora nella fase delle indagini preliminari e la colpevolezza delle persone coinvolte sarà definitivamente accertata solo con una sentenza irrevocabile di condanna.