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Attacco vandalico al Rettorato della Sapienza di Roma

La notte scorsa, il Rettorato della Sapienza di Roma è stato teatro di un vile atto vandalico. Un gruppo di individui, presumibilmente appartenenti a movimenti dell’estrema sinistra universitaria, ha imbrattato i muri della struttura con scritte inneggianti alla Palestina e chiedendo le dimissioni della Rettrice Antonella Polimeni.

Scritte contro la Rettrice e a favore della Palestina

Le scritte apparse all’ingresso del Rettorato della Sapienza hanno evidenziato un chiaro messaggio politico, denunciando la politica filo-palestinese dell’istituzione accademica. Si ritiene che l’azione vandalica sia stata motivata dalla protesta dei movimenti studenteschi contro il conflitto in corso in Palestina.

Atto vandalico e danni alla struttura

Non si è trattato solo di graffiti sui muri: i responsabili hanno danneggiato le porte del Rettorato, compromettendo l’accesso sia alla struttura principale che ad alcune aule destinate all’attività didattica. Inoltre, è emerso che la serratura è stata danneggiata con silicone, rendendo difficile l’apertura.

Richieste di dimissioni e contestazioni

La protesta non si è limitata alla critica alla gestione del conflitto israelo-palestinese da parte della Sapienza. Gli estremisti hanno anche chiesto le dimissioni della Rettrice Polimeni, evidenziando un malcontento diffuso riguardo alle politiche accademiche adottate. Inoltre, è stata espressa una critica nei confronti delle forze dell’ordine italiane.

Intervento delle forze dell’ordine

Gli atti vandalici sono stati scoperti durante la notte dagli agenti del Commissariato di Polizia presenti all’interno dell’Università. Le indagini sono in corso per identificare i responsabili, con l’ipotesi che possano essere legati ai gruppi che da tempo protestano sotto il Rettorato.