Un episodio drammatico ha segnato il preludio al derby tra Roma e Lazio, quando un giovane tifoso di 21 anni è stato gravemente ferito da un petardo lanciato da un ultras laziale di 52 anni, perdendo irrimediabilmente un occhio. L’aggressione si è verificata mentre il ragazzo si dirigeva allo stadio Olimpico per assistere alla partita tra le due squadre rivali della Capitale.
Un episodio drammatico
Le autorità hanno identificato il responsabile dell’aggressione, un ultras della Lazio di 52 anni, già noto alle forze dell’ordine per precedenti episodi legati alla violenza negli stadi. L’aggressione si è consumata il 6 aprile, poco prima del fischio d’inizio del derby, quando il tifoso laziale ha lanciato un petardo colpendo in pieno il giovane tifoso, che si trovava con il padre sulla strada per lo stadio.
Il lancio del petardo ha causato gravi lesioni al giovane, che è stato trasportato d’urgenza in ospedale. Purtroppo, nonostante i tentativi del personale medico, l’occhio colpito è stato compromesso in maniera irreversibile, lasciando il giovane con una disabilità permanente.
Le indagini e le conseguenze per l’aggressore
Le indagini condotte dalla polizia scientifica hanno permesso di risalire all’identità dell’aggressore e di procedere con la sua denuncia in stato di libertà. L’ultras laziale è stato rintracciato e fermato dalle autorità competenti, che hanno concluso le indagini per accertare le responsabilità legate all’aggressione subita dal giovane tifoso.
La gravità dell’episodio ha suscitato indignazione e preoccupazione nell’ambiente sportivo e tra i tifosi, evidenziando ancora una volta la necessità di contrastare con fermezza e determinazione ogni forma di violenza e illegalità negli stadi.
Tensione e adesivi antisemiti: il clima prima del derby
La tensione tra le tifoserie delle due squadre si era già fatta sentire nei giorni precedenti al derby, con segnali preoccupanti di intolleranza e violenza. Adesivi antisemiti sono stati rinvenuti in diverse zone di Roma, alimentando ulteriormente lo scontro tra gli ultras della Capitale.
Le autorità competenti hanno dovuto adottare misure straordinarie per garantire la sicurezza durante lo svolgimento dell’evento sportivo, cercando di prevenire episodi di violenza e assicurare che la partita si svolgesse in un clima di pacifica competizione sportiva.
Il tragico episodio dell’aggressione al giovane tifoso ha evidenziato la fragilità e l’incolumità delle persone coinvolte nelle tensioni e negli scontri tra le tifoserie, sottolineando l’importanza di promuovere valori di rispetto, civiltà e fair play all’interno degli stadi e al di fuori di essi.