Questa mattina, poco dopo le 8, si è verificato un grave incidente in un impianto privato vicino a diverse scuole nella città di Reggio Emilia. Una nube chimica giallastra, contenente probabilmente acido solforico e altre sostanze, si è sprigionata dalle piscine di Guastalla, causando l’intossicazione di circa 150 persone, principalmente studenti, con sintomi come tosse e lacrimazione. Fortunatamente, non ci sono state vittime.
Ipotesi sull’incidente e interventi di soccorso
L’incidente sembra essere stato causato durante i lavori di manutenzione ai depuratori degli impianti. Si ipotizza che un dipendente di una ditta di materie chimiche abbia portato dell’acido solforico, una sostanza comunemente impiegata per regolare il pH dell’acqua delle piscine. Tuttavia, il contatto accidentale con un’altra sostanza potrebbe aver innescato la reazione chimica responsabile della formazione della nube tossica.
Gli interventi di soccorso sono stati rapidi grazie alla vicinanza degli impianti della piscina con le forze dell’ordine, i servizi sanitari e il pronto soccorso. Due istituti superiori sono stati evacuati e molti studenti non hanno potuto accedere alle lezioni a causa della pericolosità della situazione.
Ritorno alla normalità e monitoraggio dell’aria
Attualmente, i Tecnici dell’Arpae sono al lavoro per monitorare i livelli di qualità dell’aria nella zona interessata dall’incidente. È fondamentale garantire che non vi siano rischi residui per la salute dei cittadini e degli studenti che frequentano le scuole nelle vicinanze dell’impianto privato coinvolto.
La situazione sta gradualmente tornando alla normalità, con i ragazzi che stanno rientrando in classe e le autorità che stanno valutando le misure necessarie per evitare che simili incidenti possano ripetersi in futuro.