La lotta alla contraffazione: 243 opere d’arte false scoperte dal Nucleo Tutela Patrimonio Culturale
Da inizio al 2022, il Nucleo Tutela Patrimonio Culturale ha portato avanti un’importante operazione volta a contrastare la contraffazione di opere d’arte, scoprendo un totale di 243 opere false vendute principalmente attraverso piattaforme di e-commerce. Queste opere, del valore complessivo di 1.220.000 euro, sono state individuate e sequestrate dai carabinieri, che hanno lavorato duramente per contrastare il fenomeno della vendita illecita di beni culturali.
Azione mirata sui beni archeologici e oltre 773 beni recuperati
Le attività del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale non si sono limitate alla scoperta delle opere d’arte contraffatte, ma hanno coinvolto anche un’ampia operazione di recupero e sequestro di beni archeologici. Oltre 773 beni sono stati recuperati e messi in sicurezza dai carabinieri, che hanno lavorato senza sosta per contrastare il traffico illecito di beni culturali.
Incremento preoccupante degli acquisti illeciti tramite e-commerce
Rispetto all’anno precedente, è stato evidenziato un preoccupante aumento degli acquisti illeciti di opere d’arte tramite piattaforme online. Questo fenomeno ha spinto il Nucleo Tpc a intensificare i controlli nelle aree archeologiche e nei luoghi tutelati, al fine di contrastare efficacemente il commercio illegale di beni culturali.
Impegno costante sul territorio e collaborazioni fondamentali
Le azioni del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale si sono concentrate principalmente nella regione del Lazio, ma hanno coinvolto anche la collaborazione delle Soprintendenze competenti e delle direzioni delle strutture museali. Grazie al supporto delle componenti speciali dell’Arma dei carabinieri, come il Raggruppamento Aeromobili e l’Aliquota Subacquea, è stato possibile monitorare in modo più efficace le numerose aree archeologiche, anche sommerse, presenti sul territorio.