Il mistero dell’omicidio di Nada Cella a Chiavari: una storia mai risolta
Nell’ormai lontano 6 maggio 1996, la tranquilla cittadina di Chiavari, situata in provincia di Genova, si trovò ad affrontare uno degli eventi più tragici e irrisolti della sua storia: l’omicidio di Nada Cella, una giovane segretaria di soli 25 anni che lavorava in uno studio di commercialista in via Marsala 14.
La scoperta del delitto
La mattina di quel fatidico giorno, il datore di lavoro di Nada, Marco Soracco, giunse nello studio per trovarla riversa a terra in una pozza di sangue, con evidenti segni di violenza. Nonostante i soccorsi tempestivi, Nada Cella spirò sei ore dopo il ricovero, senza mai riprendere conoscenza.
Le indagini e le ipotesi
Le prime indagini, intricate e complesse, portarono gli inquirenti a escludere la violenza sessuale come movente, concentrandosi su un possibile assassino conosciuto dalla vittima. Tuttavia, nonostante i numerosi sospetti e le piste seguite, il caso rimase irrisolto per anni.
Le nuove indagini e gli sviluppi recenti
Dopo anni di silenzio, nel maggio del 2021 la Procura di Genova decise di riaprire il caso di Nada Cella, basandosi su nuovi elementi emersi, tra cui profili di DNA trovati sulla scena del crimine. Questo portò all’iscrizione nel registro degli indagati di una donna conosciuta da Soracco, Anna Lucia Cecere, la cui posizione era stata archiviata nel ’96.
Le indagini portarono a un processo nel quale Cecere fu accusata di omicidio volontario, ma a marzo del 2023 la giudice per le indagini preliminari, Angela Maria Nutini, prosciolse la donna per mancanza di prove. Anche le accuse verso Soracco e la madre caddero, suscitando polemiche e il ricorso in Appello da parte della Procura.
Il mistero dell’omicidio di Nada Cella a Chiavari rimane quindi irrisolto, lasciando aperte molte domande e alimentando la speranza che un giorno la verità possa finalmente emergere, restituendo giustizia alla memoria della giovane segretaria vittima di un tragico destino.