Parroco ceco fermato a San Pietro con arsenale: dichiara di portare le armi per difesa personale
Una mattina di domenica, il 4 maggio, durante i controlli ai varchi di prefiltraggio di piazza San Pietro, gli agenti del Commissariato Borgo hanno fatto una scoperta inaspettata: un parroco ceco è stato fermato e sottoposto ad accertamenti dopo che sono emerse armi nel suo borsello.
Il parroco ceco e l’arsenale nel borsello
Il parroco, un uomo di 59 anni proveniente dalla Repubblica Ceca, era giunto a Roma insieme ad altri connazionali. Durante il controllo, è emerso che nel suo borsello erano presenti una pistola ad aria compressa, due coltelli, un taglierino e un cacciavite. Il religioso ha spiegato agli agenti che il borsello non era di sua proprietà, ma di un altro uomo presente con lui.
La spiegazione del parroco e le conseguenze
Nonostante le spiegazioni fornite dal parroco, la polizia non è rimasta convinta e ha deciso di condurlo al Commissariato per ulteriori approfondimenti sul possesso delle armi. Qui, di fronte alla domanda sul motivo per cui portasse con sé quelle armi, il parroco ha risposto che erano per la sua difesa personale. Tuttavia, questa spiegazione non è stata ritenuta sufficiente per evitargli conseguenze.
Denuncia per porto abusivo di armi
La Polizia ha quindi deciso di procedere nei confronti del parroco ceco redigendo un’informativa di reato per porto abusivo di armi, che sarà inviata all’autorità giudiziaria competente per le dovute valutazioni e decisioni sul caso.