Nel 2021, Johnson & Johnson ha annunciato di pagare la cifra record di 6,5 miliardi di dollari per chiudere la maggior parte delle cause legali intentate da donne che si sono ammalate di mesotelioma, un cancro alle ovaie collegato all’uso di prodotti a base di talco per bambini. Questa vicenda ha scosso l’opinione pubblica e sollevato interrogativi sulla sicurezza dei prodotti commercializzati dall’azienda farmaceutica.
Le cause legali e il legame con il cancro alle ovaie
Le azioni legali contro Johnson & Johnson sono state avviate da numerose donne che hanno affermato di aver sviluppato un cancro alle ovaie a causa dell’utilizzo del borotalco Johnson, un tempo uno dei prodotti più venduti dell’azienda. Il talco, usato per decenni in prodotti per l’igiene personale, è stato associato a rischi per la salute, in particolare per quanto riguarda il cancro ovarico.
La controversia sul talco e le misure adottate da Johnson & Johnson
Nonostante le continue smentite da parte dell’azienda riguardo alla presenza di amianto nel talco e alla sua responsabilità da parte di Johnson & Johnson nel causare il cancro alle ovaie, Johnson & Johnson ha deciso di ritirare il borotalco dal mercato nordamericano. Inoltre, ha proceduto allo scorporo delle attività nel settore consumer health creando una nuova azienda, la Kenvue, che commercializza una versione a base di amido di mais del prodotto incriminato.
La posizione di Johnson & Johnson e le implicazioni legali
Nonostante le azioni legali e i risarcimenti milionari, l’azienda continua a difendere la sicurezza dei suoi prodotti e a contestare le accuse riguardanti il talco e il cancro alle ovaie. Tuttavia, la decisione di risarcire le vittime e chiudere la maggior parte delle cause legali indica una certa responsabilità da parte di Johnson & Johnson e solleva dubbi sulla trasparenza e la sicurezza dei suoi prodotti.