Un’indagine condotta dalla Polizia Stradale di Brescia, dalla Polizia Provinciale e dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza ha portato alla luce un’organizzazione criminale dedita a favorire il superamento irregolare degli esami per il conseguimento della patente di guida. Le indagini hanno coinvolto più di 60 persone e hanno messo sotto la lente oltre 2mila patenti di guida.
Le misure cautelari e le accuse
Le autorità competenti hanno emesso un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di quattro individui accusati di associazione per delinquere finalizzata alla falsificazione di carte di qualificazione del conducente per la guida professionale di mezzi pesanti e delle patenti di guida di tipo B. Tra i reati contestati figurano associazione a delinquere, corruzione, istigazione alla corruzione e falsificazione di atti pubblici. In particolare, è stata individuata anche l’ipotesi di sostenimento degli esami di guida attraverso sistemi di suggerimento, oltre a presunte estorsioni ai danni dei candidati.
Il ruolo del telefonista e le perquisizioni in corso
Uno degli indagati è un telefonista che avrebbe fornito risposte corrette durante gli esami per il conseguimento della patente. Le indagini sono ancora in corso e sono in corso perquisizioni supportate dalle unità cinofile per individuare eventuali somme di denaro contante riconducibili all’attività illecita.
La reazione delle autorità e lo svolgimento delle indagini
La Polizia Stradale di Brescia, insieme alla Polizia Provinciale e al Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza, sta conducendo le indagini con determinazione al fine di smantellare completamente l’organizzazione criminale che favoriva il conseguimento fraudolento delle patenti di guida. L’operazione ha destato grande scalpore e ha evidenziato la necessità di un controllo più attento e rigoroso nel rilascio dei documenti di guida.