La Polizia di Stato ha recentemente portato a termine un’importante operazione contro il traffico di droga tra le località di Ladispoli e Cerveteri, riuscendo a smantellare un giro di hashish che coinvolgeva diversi soggetti. L’operazione, denominata “Baby Medellin“, ha visto l’arresto di due individui ritenuti responsabili del monopolio del mercato della droga in quella zona.
Arresto dei responsabili del traffico di hashish
L’operazione “Baby Medellin” è stata condotta dalla Procura della Repubblica e dagli agenti della Polizia di Stato, che hanno identificato e arrestato due fidanzati coinvolti nel traffico illecito di hashish. Secondo le indagini condotte dagli inquirenti, i due soggetti gestivano il mercato della droga tra Ladispoli e Cerveteri, accumulando ingenti profitti che avevano persino consentito loro di acquistare un appartamento nella regione.
Il ruolo dell’avatar “S. Medellin” nel traffico di droga
Un particolare rilievo nell’operazione è stato dato alla figura di una giovane straniera di 20 anni, che si faceva chiamare “S. Medellin” sui social media. Questo pseudonimo le permetteva di attirare clienti interessati all’acquisto di droga, creando un vero e proprio sistema di distribuzione che coinvolgeva anche minorenni nella zona di Ladispoli e Cerveteri.
Collaborazione tra i pusher e la struttura criminale
Le indagini hanno evidenziato che i due fidanzati lavoravano in sinergia per gestire la vendita di hashish nella zona nord del Litorale Romano. L’attenzione delle forze dell’ordine si era concentrata su di loro dopo una serie di arresti di pusher minorenni tra Cerveteri e Ladispoli, che operavano per conto della coppia criminale.
Acquisto di un appartamento con proventi illeciti
La giovane “S. Medellin” e il suo complice avevano utilizzato i proventi della vendita di droga per acquistare un appartamento nel Lazio, nel dicembre 2023. L’immobile è stato sottoposto a sequestro preventivo su disposizione della Procura di Civitavecchia, che ha accertato l’illegalità dell’acquisto e l’assenza di regolare contratto.
Clientela e struttura criminale
Secondo le indagini, “S. Medellin” contava su oltre 200 clienti per la vendita di droga, tra cui numerosi minorenni residenti nella zona di Ladispoli e Cerveteri. La struttura criminale creata dalla giovane coinvolgeva anche individui incaricati di reclutare clienti e di fungere da “sentinelle” per segnalare l’eventuale presenza delle forze dell’ordine.