Aggressione in un parco a Roma: donna picchiata per aver chiesto di spegnere un giocattolo telecomandato
Un tranquillo pomeriggio trascorso in un parco pubblico a Roma si è trasformato in un incubo per una donna che ha osato chiedere di spegnere un giocattolo telecomandato. L’episodio, avvenuto nella riserva dell’Aniene, ha portato a una violenta aggressione nei confronti della vittima e del suo cane.
La richiesta che ha scatenato l’aggressione
La donna, che si trovava nel parco in compagnia del suo fedele amico a quattro zampe, si è trovata in difficoltà a causa di un giocattolo telecomandato che disturbava il suo animale. Con gentilezza e rispetto, ha chiesto al proprietario del dispositivo di spegnerlo per poter gestire meglio la situazione. Purtroppo, la richiesta non è stata accolta civilmente e ha scatenato la reazione violenta dell’uomo.
La violenza subita e le conseguenze
La donna è stata presa a calci e pugni, subendo una frattura alle ossa nasali che ha richiesto 30 giorni di prognosi. L’aggressione è avvenuta sotto gli occhi attoniti di altri presenti nel parco, senza che nessuno intervenisse in suo soccorso. Dopo essere stata portata d’urgenza all’ospedale Pertini, è stata sottoposta a esami che hanno confermato la gravità delle lesioni riportate.
La ricerca dell’aggressore e la denuncia
La vittima ha fornito alle autorità una descrizione dettagliata dell’aggressore, un uomo italiano di circa quarant’anni, basso e vestito in modo scuro. Questo identikit sarà fondamentale per identificare e perseguire l’aggressore, affinché risponda delle sue azioni. La donna ha dichiarato di voler ottenere giustizia e che l’uomo paghi per l’aggressione subita.
Un episodio scioccante in un contesto pubblico
Episodi di violenza in luoghi pubblici come parchi e giardini sono purtroppo sempre più frequenti. La sicurezza e il rispetto delle regole di convivenza dovrebbero essere garantiti da tutti i cittadini, senza che situazioni come quella vissuta dalla donna nell’area verde della riserva dell’Aniene diventino la norma.