Home » Sequestro di persona risolto: individuati mandante ed esecutori

Sequestro di persona risolto: individuati mandante ed esecutori

Un’operazione congiunta tra Polizia di Stato e Carabinieri ha portato alla risoluzione di un sequestro di persona avvenuto oltre 5 mesi fa. Gli agenti del Commissariato Viminale e della Stazione di Torpignattara hanno eseguito un’ordinanza emessa dal G.I.P. del Tribunale di Roma, che ha disposto misure cautelari nei confronti di 3 uomini bengalesi, individuati come responsabili del rapimento a causa di un debito.

Il sequestro avvenuto per un debito

Secondo le indagini, i tre indagati, tutti bengalesi, avrebbero sequestrato un connazionale nel quartiere Torpignattara il 30 ottobre 2022, a causa di un debito di 100.000 euro. Il rapimento era stato denunciato dalla compagna della vittima presso il Commissariato Viminale, dando il via alle indagini che hanno portato all’arresto dei responsabili.

Dettagli aggiuntivi forniti dalla vittima

Nel corso delle indagini, la vittima del sequestro si è presentata spontaneamente presso la Stazione dei Carabinieri di Torpignattara per fornire ulteriori dettagli sulla vicenda. Ha raccontato di aver ascoltato conversazioni tra i sequestratori e un altro connazionale, ritenuto un elemento di spicco della comunità bengalese romana, che avrebbe fornito indicazioni operative per il rapimento.

Il movente del delitto legato a un debito

La vittima ha chiarito agli inquirenti che il movente del sequestro era legato a un debito di circa 100.000 euro, contratto per favorire il rilascio del permesso di soggiorno a due conoscenti e per un prestito di denaro. Questo debito ha portato alla vittima essere sequestrata e maltrattata in più occasioni.

La dinamica violenta del sequestro

Le indagini hanno permesso di ricostruire la violenta dinamica del sequestro, con i rapitori che hanno costretto la vittima a salire su un’auto dopo averla percossa. La vittima è stata bendata e imbavagliata per evitare che potesse chiedere aiuto, evidenziando la brutalità dell’azione dei sequestratori.

Gli indagati sono considerati presunti innocenti in attesa del completamento delle indagini preliminari e di un eventuale processo che possa accertare la loro colpevolezza.