Sette netturbini AMA sotto inchiesta per peculato: utilizzavano la carta aziendale per rifornimenti di carburante illeciti
La Procura di Roma ha concluso un’indagine che ha portato alla luce una serie di rifornimenti illeciti di carburante, effettuati da sette dipendenti dell’AMA, l’azienda municipalizzata di raccolta rifiuti della Capitale. Questi utilizzavano la carta aziendale per rifornire i propri mezzi privati, causando un danno economico all’azienda di 51mila euro in soli tre anni. L’accusa per i sette netturbini è di peculato.
Il “trucco” dei netturbini AMA e l’indagine della Procura
Secondo quanto emerso dall’
Le conseguenze per i dipendenti AMA coinvolti
I sette dipendenti AMA coinvolti rischiano ora il licenziamento. Dopo essere stati ascoltati a processo, l’AMA
Dettagli sui rifornimenti illeciti e le somme sottratte
Alcuni rifornimenti illeciti sono stati effettuati nell’arco di 24 ore, con importi elevati. Ad esempio, tra il 2018 e il 2019, un dipendente indagato avrebbe sottratto con questo metodo 6.987 euro di gasolio. Nel 2020, un altro netturbino si sarebbe appropriato di 6.397 euro per fare il pieno. Altri due indagati sono accusati di reiterate sottrazioni di carburante per un totale di 6.139 euro e un ammanco di 5.961 euro. Un altro dipendente è indagato per aver sottratto 5.377 euro dai conti aziendali per utilizzare gasolio per uso personale. Ora,