Il portavoce del governo ungherese, Zoltan Kovacs, ha recentemente rilasciato un video in cui discute il caso di Ilaria Salis, la docente milanese di 39 anni attualmente detenuta in Ungheria. Nel video, Kovacs ha espresso la posizione del governo ungherese riguardo alla controversa situazione. Ha inoltre riservato un commento specifico al padre di Salis, accusandolo di aver politicizzato l’arresto della figlia. Questa è la prima risposta ufficiale del governo ungherese alle numerose critiche ricevute in relazione al caso Salis.
Il video di Kovacs e le accuse al padre di Salis
Nel video, diffuso attraverso una piattaforma digitale, Kovacs ha dichiarato: “Ilaria Salis non è un’eroina. Lei e i suoi compagni sono venuti in Ungheria e hanno commesso attacchi barbari e premeditati contro i cittadini ungheresi”. Ha poi accusato il padre di Salis di aver trasformato l’arresto della figlia in un caso politico. Kovacs ha affermato che l’uomo sembra sorpreso dal fatto che il governo stia rispondendo politicamente alle sue accuse, che il portavoce ha definito infondate. Ha inoltre suggerito che Salis potrebbe essere stata coinvolta in attività simili in passato.
Il rifiuto della concessione degli arresti domiciliari
Il 28 marzo, il Tribunale di Budapest ha tenuto un’udienza per discutere la possibilità di concedere gli arresti domiciliari a Salis. La richiesta è stata respinta dal giudice. Salis è stata portata in tribunale con le manette ai polsi e incatenata, suscitando una forte protesta per le modalità con cui è stata trattata. Secondo i familiari di Salis, sono stati aggrediti e minacciati da un gruppo di estremisti fuori dal tribunale dopo l’udienza.
Reazioni e conseguenze del caso Salis
Il caso di Ilaria Salis ha suscitato molte polemiche e ha attirato l’attenzione internazionale. Le circostanze del suo arresto, così come le accuse mosse contro di lei, hanno sollevato numerose domande sulla la legittimità e sulla trasparenza del sistema giudiziario ungherese. Inoltre, l’atteggiamento del governo ungherese e le sue risposte alle critiche hanno alimentato ulteriori discussioni. Mentre il caso continua a evolversi, resta da vedere come la situazione si svilupperà e quali saranno le ripercussioni per Salis e per le relazioni tra Ungheria e Italia.