Il modello 730 è uno strumento essenziale per la dichiarazione dei redditi, adottato principalmente da lavoratori dipendenti e pensionati. Questo documento, la cui compilazione è resa semplice per l’utente medio, offre la possibilità di ottenere un rimborso fiscale direttamente in busta paga o pensione, senza la necessità di calcoli complessi. Inoltre, grazie alla detrazione, consente di ridurre le imposte lordo, sottraendo l’importo delle spese sostenute durante l’anno.
Il potere della detrazione: come recuperare una somma sostanziale con il modello 730
La detrazione è uno strumento che consente ai contribuenti di ridurre le loro imposte lordo, sottraendo da esse l’importo delle spese sostenute nel corso dell’anno. Tuttavia, è importante sottolineare che non tutte le spese possono essere detraibili. Tra le voci di spesa che consentono un recupero significativo, ci sono le spese mediche, che includono visite specialistiche e l’acquisto di farmaci. Ma, sebbene rappresentino una voce importante, non sono l’unica spesa detraibile.
Spese detraibili nel modello 730: non solo spese mediche
Contrariamente a quanto si possa pensare, le spese mediche non sono l’unico tipo di spesa che può essere inserita nel modello 730 per beneficiare delle detrazioni. Altre voci di spesa che possono essere considerate detraibili includono le assicurazioni, spese scolastiche, attività sportive, spese funerarie e persino il canone di affitto per l’immobile in locazione. Quest’ultimo, tuttavia, è soggetto a determinate condizioni.
Il contratto d’affitto e il modello 730: quando è possibile detrarre?
La detrazione del canone di affitto è possibile solo ed esclusivamente per i contratti d’affitto a canone libero o convenzionale per affittuari di età compresa tra i 20 e i 30 anni, oltre che per i dipendenti che si sono dovuti trasferire per motivi di lavoro a oltre 100 chilometri di distanza dalla propria residenza abituale. In quest’ultimo caso, è necessario presentare il contratto d’affitto con le relative spese. Se la dichiarazione dei redditi è inferiore a 15.493 euro, è possibile recuperare 300 euro; se supera i 30.000 euro, la somma recuperabile è di 247 euro.