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Un cucciolo di cane salvato da un destino crudele a Frosinone

In una storia che combina crudeltà e compassione, un cucciolo di cane è stato salvato da una morte quasi certa durante il periodo pasquale. Il piccolo animale, avvolto in una busta di plastica e abbandonato in una strada provinciale tra Pontecorvo e Pignataro, nella provincia di Frosinone, è stato fortunatamente trovato da una coppia locale. La storia, che ha suscitato indignazione e commozione, è diventata rapidamente virale sui social media, mettendo in luce la questione dell’abbandono degli animali.

Un ritrovamento scioccante durante la Pasqua

Il giorno di Pasqua, una coppia di Pontecorvo, Gianna e Tonino, ha notato un sacchetto di plastica ai margini della strada. Inizialmente, hanno pensato che si trattasse di rifiuti, ma poi hanno visto il sacchetto muoversi. La coppia ha fermato l’auto e ha deciso di indagare, scoprendo con sorpresa e orrore che all’interno c’era un cucciolo di Yorkshire tremante e spaventato. Hanno documentato il loro ritrovamento in un video, che ha poi raccolto una grande attenzione sui social media.

Il salvataggio del cucciolo e la denuncia della coppia

Nel video, si può sentire la voce indignata della coppia mentre estraggono il cucciolo dalla busta di plastica. “Le persone sono le bestie, non gli animali“, si sente dire nel video. La coppia ha poi raccontato la loro storia al programma televisivo “La Vita in Diretta“, esprimendo la loro preoccupazione per il destino del cucciolo se non fosse stato trovato. Hanno deciso di adottare il cucciolo, che hanno chiamato Pasqualino, in onore del giorno in cui è stato trovato.

Un lieto fine per il cucciolo salvato

Dopo il salvataggio, Pasqualino è ora al sicuro e circondato dall’affetto dei suoi nuovi proprietari. Sta gradualmente facendo amicizia con il gatto che la coppia possedeva già. “Quando abbiamo visto il sacchetto muoversi, abbiamo immaginato che potesse essere un cane o dei gattini”, hanno detto Gianna e Tonino. “Se fosse rimasto dentro alla busta, di plastica spessa e ben legata, sarebbe morto”. La storia di Pasqualino serve come un potente promemoria dell’crudeltà dell’abbandono degli animali e della necessità di prendersi cura di questi esseri indifesi.