Le strade del centro storico di Roma potrebbero presto vedere un drastico cambiamento nel flusso del traffico. L’amministrazione capitolina sta considerando l’introduzione della Ztl Vam, una tassa progettata per limitare l’accesso dei veicoli privati al cuore della città. Questo sistema, che segue l’attuazione delle controversie “fasce verdi”, mira a ridurre la congestione del traffico e l’inquinamento atmosferico. La proposta prevede l’installazione di un sistema di telepedaggio che punirebbe chi viola le regole, contribuendo a creare un ambiente urbano più sostenibile.
La ztl vam: un nuovo sistema per un traffico più sostenibile
Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, sta esaminando l’opportunità di introdurre un sistema di telepedaggio. Questo sistema, basato su telecamere e sensori posizionati vicino ai varchi, avrebbe lo scopo di limitare l’accesso dei veicoli privati in aree centrali e quartieri circostanti come Prati, Trionfale, Testaccio e San Giovanni, così come Castel Sant’Angelo e il Vaticano. Si tratta di un passo significativo verso la creazione di un modello di mobilità sostenibile in vista del Giubileo 2025.
La congestion charge: una tassa per l’accesso al centro storico
Con l’entrata in vigore della Ztl Vam nel 2026, i veicoli privati saranno soggetti alla “Congestion Charge“, una tassa sull’inquinamento. I residenti delle aree interessate saranno esenti, ma dovranno applicare un contrassegno sul loro veicolo e pagare una tassa. Per coloro che frequentano regolarmente le aree soggette alla Ztl, il Comune di Roma sta considerando l’introduzione di permessi giornalieri. L’accesso dei veicoli sarà monitorato tramite un sistema basato sul chilometraggio, utilizzando tecnologie come la scatola nera Move-In.
Chi sarà interessato dalla ztl vam?
Il target principale della Ztl Vam saranno i veicoli a motore endotermico, in quanto l’amministrazione Gualtieri mira a promuovere una mobilità più ecologica e sostenibile a Roma. L’introduzione della Ztl Vam è finalizzata a incoraggiare l’uso di mezzi di trasporto più rispettosi dell’ambiente, come i veicoli elettrici, che saranno esentati dalla tassa. I fondi raccolti attraverso questa tassa saranno reinvestiti per proseguire con il piano di sostenibilità ambientale dei trasporti, utilizzando i proventi per tecnologie di monitoraggio e iniziative volte a promuovere una mobilità urbana sostenibile.