L’ultima voragine che ha interessato la città di Roma, precisamente nel quartiere Quadraro, non ha destato stupore presso l’Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale. L’evento, avvenuto tra il 27 e il 28 marzo, ha visto un’ampia voragine di dieci metri di profondità inghiottire due veicoli. Stefania Nisio, dirigente dell’Ispra, ha commentato l’evento, sottolineando la prevedibilità dell’accaduto in virtù delle ricerche effettuate in precedenza dall’istituto.
La spiegazione dell’ispra
Secondo l’Ispra, l’evento non è sorprendente. Come dichiarato da Stefania Nisio, l’istituto aveva già condotto una mappatura dettagliata dell’area a seguito di una precedente voragine. Questa ricerca ha rivelato la presenza di numerosi cunicoli nel sottosuolo, che comunicano con le voragini e che potrebbero crollare in qualsiasi momento. Nisio ha inoltre evidenziato come la vicinanza di una scuola e la mancanza di considerazione per la composizione del sottosuolo durante le fasi di costruzione possono rappresentare un problema nel lungo termine.
L’impatto sulle famiglie locali
Trentasei famiglie sono state evacuate a scopo precauzionale da un edificio di via Attio Labeone, situato nelle immediate vicinanze del luogo del crollo. Il fabbricato ha mostrato segni di lesioni, rendendo necessari ulteriori controlli per garantire la sicurezza strutturale. Le famiglie coinvolte attendono ora di poter rientrare nelle loro case, una volta che saranno completate tutte le verifiche necessarie.
L’intervento del sindaco
Roberto Gualtieri, Sindaco di Roma, si è recato sul posto per un sopralluogo e per rassicurare le famiglie evacuate. Ha spiegato che l’evacuazione è stata disposta a scopo precauzionale, per permettere ai tecnici di effettuare tutte le verifiche necessarie. Gualtieri ha assicurato che i residenti saranno informati sull’esito dei controlli e che il Municipio e la Protezione Civile si occuperanno dell’assistenza a chi non ha un posto dove andare, allestendo la palestra di una scuola nelle vicinanze.