Nei giorni scorsi è emersa una notizia che ha acceso un dibattito nazionale sulla legittima difesa. Un tabaccaio di Pavone Canavese, Franco Iachi Bonvin, è stato rinviato a giudizio con l’accusa di omicidio volontario. Il commerciante, durante un tentativo di furto nel suo negozio, ha ucciso Ion Stavila, un giovane moldavo, sparando un colpo di pistola. L’incidente risale alla notte tra il 6 e il 7 giugno 2019, quando Stavila e due complici erano entrati nel negozio di Bonvin.
Un colpo di pistola fatale e un’inchiesta in corso
L’incidente ha avuto luogo nel cuore della notte, quando l’oscurità avvolgeva la piccola località di Pavone Canavese, in provincia di Torino. Stavila e i suoi complici erano penetrati nel tabaccaio con l’intento di commettere un furto. Iachi Bonvin, preso alla sprovvista, ha reagito sparando un colpo di pistola che ha colpito Stavila, causandone la morte. Da quel momento, il tabaccaio è diventato il centro di un’inchiesta che ha visto le sue prime fasi concludersi con l’accusa di eccesso di legittima difesa.
La compagna del ladro ucciso non si costituirà parte civile
La partner di Ion Stavila, la vittima dell’incidente, ha deciso di non costituirsi parte civile nel processo. Nonostante la perdita del compagno, ha accettato un risarcimento e ha scelto di non partecipare attivamente al processo. Questa decisione ha permesso al caso di procedere senza ulteriori complicazioni legali.
La difesa invoca la legittima difesa
Il processo contro Franco Iachi Bonvin si svolgerà con rito abbreviato, come richiesto dai suoi avvocati, Mauro Ronco e Sara Rore Lazzaro. La difesa del tabaccaio ha dichiarato che chiederà l’assoluzione del loro cliente, invocando la nuova legge sulla legittima difesa. L’udienza è prevista per il prossimo 10 maggio, e la decisione del giudice sarà sicuramente seguita con grande attenzione, in quanto potrebbe costituire un precedente importante per casi futuri di legittima difesa.