Un uomo di 41 anni, di origini nigeriane ma residente a Colleferro, è stato sottoposto a un provvvedimento restrittivo di divieto di avvicinamento a seguito di ripetute aggressioni verbali e fisiche nei confronti della moglie. La sua incontrollabile rabbia non ha risparmiato nemmeno gli estranei. L’uomo è gravemente indiziato di maltrattamenti in famiglia, reato per il quale è stato messo sotto indagine dai Carabinieri della Stazione di Colleferro, su coordinamento della Procura della Repubblica presso il GIP del Tribunale di Velletri.
Il quarantunenne accusato di maltrattamenti in famiglia
Il provvedimento restrittivo, eseguito attraverso l’applicazione di un braccialetto elettronico, è stato emesso dal GIP del Tribunale di Velletri. L’uomo è accusato di aver sistematicamente vessato la moglie, con la quale si era sposato nel novembre del 2022, fino a ricorrere alla violazione fisica. La vittima ha riportato lesioni personali con una prognosi di 7 giorni e ha riferito di essere stata minacciata dal marito, circostanze che l’hanno spinta a interrompere la convivenza.
La rabbia dell’uomo non si placava neanche di fronte a terzi
Ulteriori elementi a carico dell’uomo sono emersi dai racconti di testimoni che hanno assistito a più riprese all’atteggiamento possessivo e agli scatti d’ira dell’uomo, che hanno generato un profondo senso di paura nella moglie. La persistente rabbia dell’uomo non si placava nemmeno in presenza di terzi, un comportamento che ha contribuito a delineare un quadro indiziario decisivo per l’emanazione del provvedimento restrittivo.
Il contrasto ai reati in ambito familiare e di genere
L’episodio si inserisce in un contesto di continua lotta ai reati in ambito familiare e ai connessi episodi di violenza di genere, un impegno che vede i Carabinieri adottare quotidianamente provvedimenti, in collaborazione con l’Autorità Giudiziaria, per garantire la sicurezza di donne e minori vittime di comportamenti aggressivi da parte dei conviventi. La conclusione della vicenda ha visto l’emanazione del provvedimento da parte del Tribunale di Velletri, mettendo fine alle condotte denunciate dalla vittima e restituendole la serenità.