Un normale posto di controllo dei Carabinieri si è trasformato in un’operazione antidroga, portando all’arresto di due spacciatori. Questi ultimi, sorpresi a bordo di un’auto con oltre 40 dosi di cocaina e più di 1.000 euro in contanti, sono stati arrestati nel centro di Palestrina, una cittadina alle porte di Roma. L’operazione è stata condotta dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Palestrina.
Le circostanze dell’arresto
La vicenda ha avuto inizio quando i Carabinieri hanno fermato per un controllo stradale una vettura a noleggio nel centro di Palestrina. Al volante c’erano due uomini di nazionalità rumena, rispettivamente di 36 e 42 anni. Durante la perquisizione personale e veicolare, i militari hanno scoperto 44 dosi di cocaina e banconote di vario taglio per un totale di 1.130 euro. Gli uomini sono immediatamente stati arrestati e sono ora accusati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Il successivo procedimento giudiziario
Seguendo le procedure standard in questi casi, gli arrestati saranno sottoposti a un processo con rito direttissimo. Questo tipo di procedura, prevista dal codice di procedura penale italiano, viene utilizzato quando esiste una “prova schiacciante” di colpevolezza, come nel caso di reato flagrante. La decisione è stata presa dall’Autorità Giudiziaria di Tivoli, competente per il territorio dove è avvenuto l’arresto.
Il contesto più ampio della lotta alla droga
Questo arresto è l’ultimo di una serie di operazioni antidroga condotte dalle forze dell’ordine italiane. Nonostante le difficoltà causate dalla pandemia di COVID-19, l’impegno nella lotta contro il traffico di droga non si è mai fermato. Questo caso mette in luce l’importanza dei controlli stradali regolari come strumento di prevenzione e repressione del crimine, dimostrando come anche una normale operazione di controllo possa trasformarsi in un’efficace azione antidroga.