Le Bestie di Satana, un gruppo di satanisti e assassini seriali, hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia criminale italiana. Sono stati accusati di una serie di omicidi e istigazioni al suicidio che hanno scosso la nazione. Questo articolo esamina il loro operato, i crimini commessi e le conseguenze che ne sono derivate.
Il caso di Mariangela Pezzotta
Il 24 gennaio 2004, lo chalet di Golasecca, nel Varesotto, divenne la scena di un orribile delitto. Qui fu ritrovato il corpo di Mariangela Pezzotta, 28 anni, con il volto devastato da un colpo di fucile. Il terribile ritrovamento venne fatto da Elisabetta Ballarin, figlia del proprietario dello chalet, che portò gli investigatori sul luogo del crimine. Ballarin stessa fu coinvolta in un incidente insieme ad Andrea Volpe, ex fidanzato di Mariangela e membro del gruppo delle Bestie di Satana, che portò alla luce dettagli inquietanti.
Le confessioni di Andrea Volpe
Quattro mesi dopo l’omicidio, fu Andrea Volpe a rivelare i dettagli del tragico evento. Secondo le sue parole, Nicola Sapone, un altro membro del gruppo, gli aveva ordinato di uccidere Mariangela entro un mese dal Natale del 2003, poiché la ragazza conosceva troppi dettagli sul gruppo dal quale aveva deciso di allontanarsi. Il 24 gennaio, Volpe chiamò Mariangela, chiedendole di portargli la registrazione di un concerto. Una volta arrivata allo chalet, la discussione tra i due ex fidanzati degenerò e Ballarin sparò a Mariangela. Sapone, entrato in scena in seguito, trascinò il corpo della vittima all’esterno con una carriola e, accorgendosi che era ancora viva, la colpì al volto con una pala.
Le Bestie di Satana e altri omicidi
Le confessioni di Volpe rivelarono anche l’esistenza del gruppo satanico delle Bestie di Satana, al quale lui stesso si era unito cinque anni prima. Il gruppo si riuniva regolarmente alla fiera Senigallia di Milano, al parco Sempione di Milano e in un pub della città. Paolo Leoni era considerato il leader del gruppo, ma anche Nicola Sapone aveva un ruolo importante. Un altro membro, Mario Maccione, affermava di essere in grado di comunicare con un demone. Durante le loro riunioni, i membri del gruppo compivano rituali satanici, spesso sotto l’effetto di droghe, delineando un quadro di satanismo distorto e criminale.
Gli omicidi di Chiara Marino e Fabio Tollis
L’omicidio di Mariangela Pezzotta portò alla luce altri due omicidi commessi dalle Bestie di Satana: quelli di Chiara Marino e Fabio Tollis, scomparsi sei anni prima. Volpe rivelò anche i luoghi in cui erano stati nascosti i loro corpi. Il 17 gennaio 1998, Tollis e Marino furono attirati in un bosco del Varesotto da Sapone, Volpe e Maccione. Qui, Sapone aggredì Chiara con numerose coltellate, mentre Volpe colpì Tollis con un martello. Dopo aver commesso l’omicidio, i tre assassini seppellirono i corpi dei due giovani in una buca precedentemente scavata e pulirono la scena del crimine.
Le condanne
Nel 2007, la Corte d’Assise d’Appello di Milano condannò Elisabetta Ballarin e Nicola Sapone per l’omicidio pluriaggravato di Mariangela Pezzotto, per l’occultamento del suo cadavere e per frode processuale. Sapone fu inoltre ritenuto responsabile anche degli omicidi di Chiara Marino e Fabio Tollis, per i quali fu condannato a due ergastoli e tre anni di isolamento. Anche Paolo Leoni fu condannato all’ergastolo, mentre Marco Zampollo ed Eros Monterosso ricevettero rispettivamente 29 anni e 3 mesi e 27 anni e 3 mesi di carcere. Le condanne furono confermate dalla Corte di Cassazione.
Il destino dei membri del gruppo
Alcuni membri del gruppo, tra cui Andrea Volpe e Pietro Guerrieri, sono tornati in libertà dopo aver scontato la loro pena. Volpe si è laureato in Scienze della Formazione. Nicola Sapone e Paolo Leoni sono attualmente in carcere. Elisabetta Ballarin è stata rilasciata ed ha conseguito una laurea in conservazione dei beni artistici.