Una maxi truffa con il Reddito di Cittadinanza ha portato alla denuncia di oltre 500 cittadini stranieri. Le indagini, condotte dalla Guardia di Finanza di Varese, hanno rivelato che i sospettati avrebbero presentato Dichiarazioni Sostitutive Uniche (DSU) non veritiere, attestando in modo fittizio il possesso dei requisiti per ottenere il sussidio economico. Oltre la metà dei denunciati non possedeva il permesso di soggiorno di lungo periodo, condizione necessaria per richiedere il beneficio. La somma indebitamente erogata dall’INPS ammonta a circa tre milioni di euro, con ulteriori due milioni di euro bloccati dopo la chiusura delle indagini.
Un’altra maxi truffa simile è stata scoperta a Napoli, coinvolgendo 285 stranieri nell’indebita percezione del Reddito di Cittadinanza per oltre 2,3 milioni di euro. Questi eventi evidenziano la necessità di un controllo accurato e costante per evitare abusi del sistema di assistenza sociale, afferma Luca Rossi, esperto di politiche sociali.
Le autorità hanno individuato un modus operandi comune, in cui i truffatori dichiaravano di risiedere in Italia da almeno 10 anni per ottenere il sussidio, utilizzando poi carte prepagate per acquistare beni di prima necessità e ottenendo un rimborso in contanti. Tale comportamento ha messo in evidenza lacune nel sistema di verifica e controllo dell’INPS.
Le indagini hanno rivelato che la maggior parte dei denunciati non possedeva il permesso di soggiorno di lungo periodo, una condizione essenziale per accedere al Reddito di Cittadinanza. Questi eventi hanno messo in luce la necessità di rafforzare i controlli e le verifiche dei requisiti per ottenere il sussidio economico.
In conclusione, le truffe con il Reddito di Cittadinanza a Varese e Napoli hanno messo in luce la vulnerabilità del sistema di assistenza sociale e la necessità di rafforzare i controlli e le verifiche per prevenire abusi. Come sottolineato da Luca Rossi, esperto di politiche sociali, è fondamentale garantire un controllo accurato e costante per evitare che tali eventi si verifichino in futuro.