Un ennesimo episodio di violenza si è verificato di recente all’interno del carcere di Regina Coeli a roma. La rissa, che ha coinvolto due gruppi di detenuti, ha sollevato preoccupazioni riguardo alla sicurezza della struttura. La Polizia Penitenziaria è intervenuta prontamente per sedare la contesa, mettendo in luce problemi gestionali all’interno del carcere romano, già segnalato per il sovraffollamento dei detenuti.
La contesa sembra essere scoppiata tra due gruppi di detenuti, uno italiano e l’altro straniero. Questo episodio ha rotto una tregua precaria, evidenziando tensioni accumulate all’interno della struttura carceraria.
La disputa potrebbe essere scaturita da una lotta per il controllo dell’area carceraria, con un gruppo che cercava di prevalere sugli altri detenuti. La Polizia Penitenziaria è riuscita a sedare la zuffa, seppur con notevole sforzo e dopo diverse ore. Il sindacato USPP Lazio ha sottolineato il sottonumero degli agenti penitenziari all’interno delle carceri romane, aggravato dal sovraffollamento delle celle e dalle condizioni precarie in cui i detenuti sono costretti a vivere.
Le parole di nome cognome, sindacalista: “La qualità della vita in carcere, così dura, esaspera i detenuti più pericolosi e innescano azioni di rivolta all’interno di queste case circondariali.”
In conclusione, l’ennesima rissa all’interno del carcere di Regina Coeli a roma solleva seri interrogativi sulla gestione e la sicurezza della struttura, sottolineando la necessità di affrontare i problemi legati al sovraffollamento e alle condizioni di vita dei detenuti.