Dopo il centro d’accoglienza aperto nell’ex colonia Vittorio Emanuele di Ostia, la stessa sorte sembra toccare anche il territorio di Pietralata a Roma. Nella zona del IV Municipio si starebbe pensando di aprire un nuovo centro, che dal Comune sarà adibito proprio per l’ospitalità dei senza fissa dimora. Una decisione però che preoccupa i residenti locali, rappresentati dalla voce del consigliere Fabrizio Montanini (Lega).
Il centro d’accoglienza viene discusso da tempo nel quartiere, con la struttura che sarebbe stata annunciata per l’apertura su via delle Cave di Pietralata. Il progetto verrà portato avanti dal sindaco Roberto Gualtieri per il Giubileo, con il progetto dedicato ai clochard finanziato con i famosi fondi del Pnrr.
Se il Comune di Roma guarda alla “necessità di accoglienza e assistenza per persone in condizioni di disagio”, per i critici del progetto ben altra potrebbe essere la natura di questa iniziativa. Come espone il consigliere Montanini, dietro potrebbero celarsi situazioni poco chiare e legate al famoso “business dell’accoglienza”, in logiche che dentro Roma hanno già trovato vita negli ultimi anni.
Fabrizio Montanini, che oggi è anche Presidente del Comitato Beltramelli-Meda-Portonaccio, ha sollevato dubbi sulla trasparenza di questa decisione al Comune di Roma. Anzitutto nessuno si è confrontato con la cittadinanza per questa idea, ne tantomeno il Campidoglio e la Società Giubileo 2025 hanno fatto una comunicazione esaustiva dietro questo progetto. Tutto ciò nonostante i cittadini hanno inviato lettere di chiarimento agli uffici comunali, senza però mai ricevere risposta.
Tra gli aspetti che potrebbero intaccare la presenza del centro d’accoglienza, vi è in primis lo stato della sicurezza a Pietralata. Il rifugio per senzatetto sorgerà a pochi passi da una scuola, un parco giochi per bambini e gli edifici della zona. Condizioni che, se avverrà come alla Stazione Termini o alla Stazione Tiburtina, potrebbero conseguire a un aumento della criminalità in questo quadrante della Città Eterna e un’invivibilità di quest’area cittadina.
Sul piano della sicurezza, inoltre, ci sarebbe anche la questione legata alla stazione di Quintiliani. Proprio l’accesso diretto alla Metro B, potrebbe conseguire un effetto “piazza Vittorio” sulla zona, rendendo di fatto Pietralata come un centro per attività illecite portate avanti da clochard che vivono con l’illegalità profusa e un ruolo all’interno delle piazze di spaccio di Roma Nord-Est.
Fonte: Il Corriere della Città