Dopo decenni di degrado, l’ex Mattatoio di Testaccio si avvia a diventare uno dei più grandi centri culturali d’Europa.
Sono iniziate le operazioni di sgombero e bonifica dell’ex Mattatoio di Testaccio, un’area di 18 ettari nel cuore di Roma che per decenni è stata utilizzata come discarica abusiva.
Le operazioni di sgombero e bonifica vedono in azione la polizia locale, le unità Spe (sicurezza pubblica emergenziale) e 15 uomini di Ama con 4 mezzi vasca, un bobcat, una cassa ragno e un autocarro e sono iniziate ieri, alla presenza del sindaco di Roma Roberto Gualtieri, degli assessori ai Rifiuti Sabrina Alfonsi, al Patrimonio Tobia Zevi, alla cultura Miguel Gotor e al dg di Ama Alessandro Filippi.
Il sindaco Roberto Gualtieri ha annunciato che “la bonifica è una parte fondamentale per creare uno dei più grandi centri culturali d’Europa nel Mattatoio grazie a una collaborazione tra il Campidoglio, l’università (Roma Tre ndr), l’Accademia di Belle Arti, tanti soggetti diversi che daranno vita a uno dei luoghi più belli di Roma che oggi però è completamente nel degrado”.
“Sono già state tolte 30 tonnellate di rifiuti e arriveremo a 100 per poter partire coi vari cantieri – ha continuato il sindaco – Quello dell’Accademia è già avanzatissimo e stiamo per concludere. Poi c’è il cantiere Pnrr, poi Roma Tre, il Centro della Fotografia: tutti tasselli per quello che diventerà un luogo pubblico della cultura e della creatività per i giovani e tutti i romani dove oggi c’è un livello di degrado incredibile. Una situazione che si protraeva da decenni e che finalmente si chiude: Ama sta facendo un lavoro enorme. È un lavoro collettivo per cui stiamo mettendo insieme tanti finanziamenti. I rifiuti ora sono tantissimi, e stiamo cercando di differenziarli: un lavoro gigantesco, una discarica abbandonata nel cuore di Roma”.
“Per il futuro centro della cultura vogliamo creare una gestione unitaria, un ‘condominio’ che gestirà insieme tutti questi aspetti. La scadenza è quella del Pnrr, ma altri interventi sono già partiti. È il più grande investimento su una infrastruttura culturale che a Roma si vede da decenni, vogliamo fare un luogo più grande e bello di quello di Madrid che è il modello a cui ci ispiriamo” ha concluso Gualtieri.