Di Giacomo (Osapp): “I Cpr come le carceri. Ance qui si muore”
Il vice segretario generale Osapp parla della situazione nei Cpr: “Un ragazzo di 22 anni si è tolto la vita alle porte di Roma”.
Roma – Arriva la denuncia di Aldo Di Giacomo, vice segretario generale Osapp sulla situazione dei Cpr italiani. “Si muore anche nei Cpr – afferma Di Giacomo – dove si vive una situazione di detenzione analoga. Lo testimonia il suicidio di un ragazzo di 22 anni originario della Nigeria che si è tolto la vita alle porte di Roma”. Di Giacomo denuncia il fatto che “le reazioni istituzionali e politiche si limitano alla formalità del cordoglio”.
Sono in pochi, secondo il vice segretario Osapp ad ammettere che la situazione è particolarmente complessa da gestire. “Secondo il dossier di associazioni – continua Di Giacomo – nel 2022 sono transitati nei Cpr 6.383 migranti, un numero maggiore del 68% rispetto al 2021″. Tuttavia, ricorda Di Giacomo, solo metà dei trattenuti è uscita per poi rientrare nel suo Paese di origine.