Credi di sapere tutto su Roma? Ecco 5 curiosità che forse non conosci
Ecco cinque cose che probabilmente non conoscevi di Roma e sulla sua storia che ti lasceranno a bocca aperta.
Nel mondo non esiste una città con la storia e il prestigio di Roma. La Città Eterna è parte integrante della storia del mondo ed è stata per secoli il vero centro del mondo. Visitare o vivere in questa città oggi vuol dire poter fare un salto nel passato, semplicemente camminando in strada o visitando un palazzo o una costruzione antica. Insomma, Roma è una città in cui la storia prende vita e diventa parte integrante del suo essere.
Ma questa è anche una città misteriosa, piena di segreti, aneddoti e dettagli che la rendono unica e inimitabile. Anche i più esperti conoscitori, o gli abitanti di questo luogo meraviglioso, infatti, hanno la possibilità di scoprire ogni giorno aspetti prima sconosciuti di questa città. Vogliamo mostrarti quindi cinque curiosità che forse non conoscevi su Roma. Continua a leggere e scopri un lato della città che probabilmente non avevi mai notato.
Le cinque curiosità su Roma
Roma è una città che ama farsi vedere al mondo in tutta la sua bellezza e regalità. Ma esiste un lato misterioso e più nascosto di questo meraviglioso luogo che lo rende ancora più affascinante e desiderabile. Ecco perché vogliamo parlare di quelle che sono cinque curiosità su Roma che forse non conoscevi, ma che ti lasceranno comunque a bocca aperta. Ecco di che cosa si tratta.
I Nasoni di Roma
La prima curiosità su Roma riguarda i suoni Nasoni. Non tutti sanno che Roma è una delle città con più fontane al mondo. Se ne contano più di 2500. Ma anche in questo caso la città si distingue da tutte le altre per via di una particolarità: i Nasoni. Si tratta di fontane dalla forma particolare che negli anni hanno visto molte modifiche. Inizialmente venivano decorate con teste di drago e con tre bocchette da cui usciva l’acqua. Successivamente sono state modificate e sostituite con il classico tubo dalla forma ricurva. Ecco a cosa è dovuto il nome “Nasoni”.
Anche i gatti hanno diritti
Gli amanti degli animali resteranno piacevolmente sorpresi da questa incredibile curiosità. Secondo una stima, nella città di Roma si trovano circa 3.000 gatti randagi che passeggiano in maniera tranquilla per la Capitale. Ma non solo, perché a Roma esiste una vera e propria legge secondo cui se ci sono almeno 5 gatti che vivono nello stesso gruppo, allora non possono essere separati in alcun modo.
I colli di Roma non sono 7
Quante volte si sente parlare dei famosi “Sette colli di Roma”. In realtà, oggi Roma conta un numero maggiore di colli. Il motivo è molto semplice: negli anni la città si è ampliata molto, aumentando quindi i suoi confini geografici. Ecco che quindi ai colli del Campidoglio, dell’Aventino, Esquilino, Viminale, Quirinale, Palatino e Celio devono essere aggiunti anche quelli del Vaticano, del Pincio e del Gianicolo.
La Fontana di Trevi
Fare un viaggio a Roma e visitarla anche solo per un giorno vuol dire passare, anche solo per un attimo, dalla meravigliosa Fontana di Trevi. Secondo la tradizione, ogni visitatore deve gettare nella Fontana almeno tre monete, dandole le spalle. Se, girandosi velocemente, vede cadere la moneta in acqua, allora farà ritorno a Roma. Ma non tutti sanno che le il Comune di Roma questa tradizione rappresenta un vero e proprio introito economico. Ogni giorno, infatti, gli addetti del Comune raccolgono circa 3000 euro, per un totale di 1,4 milioni di euro l’anno. Denaro che viene poi donato in beneficienza dal Comune.
Il Ponte Fabricio
L’ultima curiosità riguarda il Ponte Fabricio. Si tratta del ponte più antico di Roma. Questa struttura può infatti vantare più di 2000 anni, ma in molti non sanno che nei secoli ha sempre conservato la sua struttura originale. La leggende narra di una serie di conflitti nati tra quattro architetti che vennero incaricati da Sisto V di restaurare il ponte. Alla fine dei lavori, il Papa li condannò alla decapitazione ordinando poi un monumento con quattro teste su un unico blocco di marmo. È questa la ragione secondo cui il ponte è chiamato “ponte dei quattro capi”.